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Truffa sui fondi europei per l’agricoltura: 41 indagati, maxi sequestro da oltre un milione nel Salernitano

27 mag 2025 di Redazione ZON

Maxi truffa nel Salernitano sui fondi europei destinati all’agricoltura: 41 indagati, tra cui funzionari regionali ed ex forze dell’ordine. Sequestrati oltre 1,1 milioni di euro

Oltre un milione di euro di fondi europei destinati all’agricoltura sarebbero stati ottenuti illecitamente grazie a un sistema ben organizzato di truffe e corruzione. È quanto emerge da un’inchiesta coordinata dai Procuratori Europei Delegati di Napoli, che ha portato all’emissione di un decreto di sequestro preventivo da parte del Gip del Tribunale di Salerno, eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli.

Il provvedimento ha colpito 14 persone, su un totale di 41 indagati, per un valore complessivo pari a circa 1.137.000 euro. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea, corruzione e falso in atti pubblici.

Coinvolti funzionari della Regione Campania

L’indagine, avviata nel 2022 e conclusa nel 2024, ha permesso di smascherare una rete criminale composta da imprenditori, tecnici agrari, liberi professionisti e pubblici ufficiali in servizio presso la Regione Campania. Secondo gli inquirenti, questi ultimi avrebbero sfruttato il loro ruolo per agevolare il rilascio illecito di finanziamenti europei attraverso la falsificazione di documenti e la manipolazione delle graduatorie regionali.

I fondi ottenuti erano destinati allo sviluppo delle aree rurali e al sostegno del settore agricolo, ma le richieste di finanziamento sarebbero state costruite su dati falsi e progetti inesistenti.

Un ex agente delle Forze dell’Ordine al servizio del gruppo

Tra gli indagati anche un ex appartenente alle Forze dell’Ordine, che secondo gli inquirenti avrebbe ricoperto un ruolo chiave nel depistare le indagini: avrebbe informato i membri del gruppo di eventuali attività investigative in corso, redatto atti falsi e offerto “consulenze” per eludere i controlli.

L’inchiesta è stata condotta dalla sezione “EPPO” del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, creata appositamente per indagare sui reati contro gli interessi finanziari dell’Unione Europea (PIF), in collaborazione con la Procura Europea, operativa dal 2021 con sede in Lussemburgo.