Per Trump non è di sicuro un buon momento. Il Coronavirus che continua a mietere vite americane, le proteste per la morte di George Floyd e i sondaggi che lo danno molto indietro al candidato democratico Biden per le presidenziali di novembre. A tutto questo si aggiunge lo strapppo con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
La Merkel infatti dopo il rifiuto di andare a Washington per il G7 ha scatenato l’indignazione di Trump. Indignazione che si è trasformata subito in atto contro la Germania. Trump infatti ha deciso di ritirare una parte delle truppe americane presenti sul suolo tedesco.
La Casa Bianca però precisa che la decisione di tagliare le truppe americane schierate in Germania non è una ritorsione per il rifiuto della cancelliera Merkel di andare di persona a Washington per il G7. Però è difficile non interpretare la mossa americana come un atto contro Berlino, e anche una potenziale minaccia strategica ed economica per la Nato e gli alleati europei.
Trump del resto ha sempre pensato che la presenza militare Usa in Europa fosse troppa, ingiustificata e costosa. Secondo la difesa americana poi membri della Nato, come Germania e Italia, non hanno mantenuto l’impegno preso al vertice di Cardiff di aumentare le spese militari al 2% del Pil. Questa mossa quindi cerca di spingere questi paesi a fare di più.
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