Lo strumento del Trust dopo di noi è appunto uno degli strumenti più efficaci per far sì che l’applicazione della legge e la tutela del soggetto debole, percorrano binari paralleli con lo scopo principe, da parte del trust, di svolgere tutte le azioni e le disposizioni previste dai familiari a favore e nell’esclusivo interesse del soggetto beneficiario
Trust, la legge sul Dopo di Noi (la n.112 del 2016) ha, finalmente e per la prima volta, individuato e riconosciuto all’interno dell’ordinamento giuridico italiano delle
specifiche tutele a favore delle persone con disabilità gravi e bisognose di assistenza che si ritrovano senza alcun sostegno familiare, anche nel caso in cui tale sostegno cessi di esistere quando, purtroppo, vengono a mancare le persone che si prendevano cura di questi sfortunati soggetti. Con l’istituzione del
trust disabili, uno o più soggetti disponenti (che nella maggior parte dei casi coincidono con i familiari del disabile) trasferiscono la titolarità di alcuni beni ad un ente fiduciario (il
trustee). Quest’ultimo ha il compito di gestire questi patrimoni rispettando le volontà e le disposizioni impartite dal disponente all’atto istitutivo del trust. Tali beni e patrimoni, non vengono intestati al disabile (che però resta il vero beneficiario) ma sono trasferiti totalmente al trustee ed entrano a far parte del patrimonio costituito dal Fondo comune a cui fa capo il trust. Lo strumento del
dopo di noi è appunto uno degli strumenti più efficaci per far sì che l’applicazione della legge e la tutela del soggetto debole, percorrano binari paralleli con lo scopo principe di svolgere tutte le azioni e le disposizioni previste dai familiari a favore e
nell’esclusivo interesse del soggetto beneficiario, grazie anche al ruolo svolto da società come
Global Capital Trust, realtà con esperienza decennale che, grazie al suo fondatore
Marco Zoppi, ha intrapreso un percorso innovativo con il cosiddetto
Pool Trust. Abbiamo chiesto proprio al dottor Zoppi di parlarci più approfonditamente delle caratteristiche del dopo di noi e, in particolar modo, di questo nuovo progetto, che mira ad una completa e mutua inclusione di tutti i soggetti con disabilità, che è il Pool Trust.
Marco Zoppi, come funziona il Trust dopo di noi e quali sono gli effettivi vantaggi per famiglie e beneficiari?
Con l’istituto giuridico del Trust viene individuato un soggetto (trustee) al quale si affida la gestione dei beni conferiti allo scopo di garantire al disabile vantaggi patrimoniali, provvedendo al suo benessere per il periodo in cui i familiari che si sono occupati di lui per tutta la vita non ci saranno più. Si tratta dunque di offrire l’opportunità di una vita in cui il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia di queste persone siano pienamente garantiti. Il trust, attraverso la sua struttura contrattuale, mette nelle condizioni la famiglia di poter decidere e pianificare regole, tempi e modalità per la gestione del patrimonio destinato al soggetto disabile, nonché di usufruire di vantaggi fiscali in quanto i trasferimenti al trust godono di alcune importanti agevolazioni. I trasferimenti nel dopo di noi che avvengono, per esempio, causa morte del disponente sono esonerati dal versamento dell’imposta di successione-donazione e dal bollo; inoltre, tali trasferimenti potranno essere deducibili nella misura massima del 20 per cento del reddito imponibile e di 100.000 euro annui. Parliamo del vostro Pool Trust, come è nata l’idea di questo progetto?
L’idea è nata quando, all’inizio, abbiamo cominciato a toccare con mano le diverse situazioni (spesso di gravi difficoltà) in cui si trovano i disabili italiani, persone che nella maggior parte dei casi sono assistiti soltanto dalle proprie famiglie, se non addirittura lasciati completamente soli. Inoltre molte di queste famiglie sono di per sé soggetti deboli economicamente e, tale debolezza, non fa altro che aggravare la situazione che potrebbe venire a crearsi una volta che i familiari non riescano più a prendersi cura dei propri cari affetti da disabilità. Perché il vostro “dopo di noi” è diverso dagli altri? Quali vantaggi offre?
Il Pool Trust è un multi-disponente e multi-beneficiario che però è caratterizzato da una compartimentazione ben precisa: ogni disponente che conferisce nel trust un determinato asset (fondi e patrimoni) a favore di un suo beneficiario, non si mescola e si confonde con gli altri, pur permettendo la creazione di una certa trasversalità. Ad esempio, se consideriamo un disponente appartenente ad una famiglia benestante, al quale proponiamo il nostro pool trust, a questo soggetto viene garantito che i patrimoni conferiti nel trust saranno destinati solo ed esclusivamente ad uso del proprio beneficiario secondo le proprie regole, anche se nel pool trust di riferimento sono presenti beneficiari provenienti da situazioni disagiate. D’altro canto, il disponente della famiglia più debole, che può conferire poco o addirittura nulla, può essere beneficiario di finanziamenti pubblici (sia diretti sia relativi a determinati progetti sul dopo di noi). Tali finanziamenti possono provenire anche da altri soggetti come istituzioni, fondazioni e associazioni, che danno al trust la possibilità di attingere ad altri tipi di finanziamenti sul dopo di noi.