Siamo al 16 Giugno 2022, e il conflitto in terra ucraina non sembra voler terminare. Le parti in causa si stanno ancora dando battaglia per la conquista del territorio, e nonostante le mediazioni di mezzo mondo, la Russia continua la sua campagna militare.
Oggi in Ucraina sono attesi i tre leader europei: Macron, Draghi e Scholz sono partiti per incontrare il presidente Zelensky. La missione dei tre politici è quella di dimostrare la vicinanza di tutta l’Europa verso la causa ucraina, vittima della sete espansionistica russa. “Avete il mondo dalla vostra parte” le parole di Macron.
Partiti verso le prime luci del mattino, Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono giunti a Kiev intorno alle 08:33. Questa è la prima visita del premier italiano, del cancelliere tedesco e del presidente francese in terra ucraina. Dopo tre mesi e mezzo dallo scoppio della guerra, l’Europa manda un segnale forte alla Russia. I tre leader incontreranno in giornata il presidente Zelensky.
A ridosso del suo arrivo in treno dalla Polonia, il presidente francese Emmanuel Macron si è prestato ad alcuni commenti riguardo il suo viaggio a Kiev. “Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perché le prossime settimane saranno molto difficili” ha detto il capo di stato transalpino.
“Questo viaggio è molto importante per l’Ucraina, l’Europa e la stabilità globale” ha aggiunto sempre Macron. Ad accompagnare il presidente francese durante la sua visita in Ucraina è presente il ministro degli Esteri transalpino Catherine Colonna.
“Non vogliamo solo mostrare la nostra solidarietà, ma anche garantire che gli aiuti che organizziamo: finanziari, umanitari, ma anche per quanto riguarda le armi, continuino”. Queste le parole di Olaf Scholz, rilasciate al quotidiano tedesco Bild. “Continueremo finché sarà necessario per la lotta per l’indipendenza dell’Ucraina“, è questo l’obiettivo prefissato dal premier durante la sua visita nella terra del conflitto.
“Le sanzioni occidentali contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all’operazione e ritiri nuovamente le sue truppe. Perché questo è l’obiettivo”. Così Scholz termina il suo commento a Bild.
Prima di incontrare il presidente Zelensky, i tre politici europei hanno svolto una piccola visita ad Irpin, luogo gravemente mutilato dalla guerra in atto. Ad accogliere i leader, si sono presentati prontamente il sindaco di Irpin, Oleh Bondar, e il capo dell’amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba.
“Tutto questo deve essere conosciuto dal mondo intero. Questo è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione. E’ un popolo che è stato riunito dalla guerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima della guerra”. Così Mario Draghi ha descritto l’orrore visto nei quartieri di Irpin, decimati e mutilati dai continui bombardamenti e dalla furia della guerra.
“Da circa quattro mesi i russi non hanno vittorie significative, quindi usano tutte le loro riserve per catturare Severodonetsk. In città si combattono battaglie feroci casa per casa”. Il governatore della regione Lugansk, Serhai Haidai, nella quale si trova Severodonetsk continua a denunciare gli orrori della guerra. Attraverso i suoi social e alcuni interventi al quotidiano francese The Guardian, descrive ciò che sta accadendo al confine con la Russia.
“Decine di occupanti muoiono ogni giorno nelle battaglie di strada a Severodonetsk” continua sempre Haidai. Il governatore aggiunge infine: “l’esercito ucraino ha bisogno di artiglieria di lungo raggio per respingere i russi a distanza di sicurezza”.
Sta per iniziare l’incontro tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, con i tre leader provenienti dall’Europa. Ad annunciarlo il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Andriy Yermak, sul suo canale Telegram. Lo scopo della visita di Draghi, Macron e Scholz sarà quello di discutere con Zelenski riguardo la sicurezza alimentare e armi.
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