Si sta consumando in queste ore a Davos il Forum Economico mondiale: al centro dell’attenzione, l’America ed il rischio protezionismo. Mnuchin mai così tranquillo
L’America è al centro del dibattito in quel di
Davos.
Oggi il Segretario Americano al tesoro, Steven Mnuchin, è intervenuto su una serie di questioni che tengono alta l’attenzione d tutto il mondo.
Cosa ha detto Mnuchin aspettando Trump, venerdì a Davos
Mnuchin ha iniziato la sua prolusione dichiarando che gli Stati Uniti sono
assolutamente aperti al libero mercato, per tranquillizzare quelli che, nell’imposizione dei dazi sull’import di pannelli solari e lavatrici, approvati dal Presidente qualche giorno fa, avevano già intravisto lo spettro del
protezionismo “più pericoloso della minaccia del terrorismo o del cambiamento climatico”. Il Segretario ha poi asserito di
non nutrire alcuna preoccupazione per i tassi di cambio, aggiungendo anzi che un dollaro debole fa bene agli Stati Uniti da un punto di vista commerciale e che il programma “
America First” e le regole del libero mercato non sono inconciliabili. Nessuna menzione poi, da parte di Mnuchin, riguardo alla possibilità che la
Cina smetta di comprare azioni Usa in virtù della posizione del Nuovo Continente sulle politiche commerciali del libero scambio.
America fuori dal TPP
Molto atteso anche l’intervento del
primo ministro canadese Justin Trudeau che ha annunciato, con soddisfazione il raggiungimento di un nuovo accordo commerciale (il CPTPP) che, grazie allo sforzo imprenditoriale congiunto di
11 Paesi, dopo la defezione di
Trump,
permetterà nuove e più favorevoli condizioni di lavoro per la classe media canadese.