6 Marzo 2024 - 11:16

USA, Biden non ha rivali: al Super Tuesday vince ovunque

Al Super Tuesday, Trump ha trionfato in 14 Stati, ma ha perso il Vermont. Joe Biden, di contro, ha vinto ovunque, Samoa Americane a parte

biden

Una vittoria ampiamente prevista già all’origine. Per Joe Biden, il Super Tuesday, ovvero la giornata più importante per le primarie statunitensi, si è confermato senza possibilità minima di rivali. L’attenzione si è così concentrata su Donald Trump, che è riuscito a imporsi in quasi tutti gli Stati al voto, ma ha perso il Vermont. Erano chiamati a scegliere il proprio candidato, sia per il partito democratico che per quello repubblicano, ben 15 Stati.

Per il presidente uscente è stata una corsa relativamente semplice. Non ci sono sfidanti del resto che possano metterne in discussione la leadership sul fronte democratico. Infatti, la giornata si è conclusa con una vittoria praticamente ovunque. L’unica eccezione è rappresentata dalle Samoa Americane. Anche l’ex presidente Trump, però, può cantare tranquillamente vittoria. Si è infatti aggiudicato Alabama, Arkansas, California, Colorado, Massachusetts, Maine, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas e Virginia. La sfidante, Nikki Haley, però è riuscita a batterlo in Vermont.

Il tycoon ha dichiarato: “È una giornata incredibile. Il partito repubblicano sarà presto riunito. Il 5 novembre sarà ricordato come il giorno più importante nella storia del nostro Paese. L’unità non si raggiunge semplicemente a parole.

Le prospettive future e che cos’è il Super Tuesday

Biden, da parte sua, ha definito Trump una “minaccia per la democrazia americana“. Il tycoon, a sua volta, aveva chiamato Biden il “peggior presidente nella storia“. Il presidente uscente ha anche aggiunto: “I risultati di stasera lasciano al popolo americano una scelta chiara: continueremo ad andare avanti o permetteremo a Donald Trump di trascinarci indietro nel caos, nella divisione e nell’oscurità che hanno caratterizzato il suo mandato?

Il Super Tuesday è sicuramente la tappa più importante nelle elezioni primarie statunitensi, ma non è l’ultima: quelle repubblicane si concluderanno il 4 giugno, quando voteranno Dakota del Sud, Montana, New Jersey e Nuovo Messico, mentre quelle democratiche termineranno l’8 giugno, quando toccherà all’isola di Guam e alle Isole Vergini Americane.