Da domani, 15 Marzo, torneranno in edicola con La Repubblica e L’Espresso tutti i volumi di Valentina, la serie a fumetti disegnata da Guido Crepax. Storia di un’icona in carboncino
Dal 15 Marzo, con Repubblica e l’Espresso, saranno in edicola tutti i volumi di “Valentina”, la storia a fumetti disegnata da Guido Crepax. Il progetto segue le vicende di
una fotografa di moda, una donna anticonformista, un personaggio propulsivo che vive a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
La storia
Le pubblicazioni di Valentina in Italia sono iniziate nel 1965 e sono andate avanti almeno fino al 1995. Ma la donna dall’
inconfondibile caschetto corvino ha avuto il suo discreto successo anche in Argentina ed in Giappone.
Un successo intermediale
Il personaggio di Valentina ha legato come un filo rosso diversi aspetti del fare artistico contemporaneo:
non solo il fumetto ma anche il cinema e la televisione. Sul grande schermo l’iconica fotografa ha le fattezze di
Isabelle De Funes nel film
Baba Yaga di Corrado Farina (1983) In televisione è stata invece interpretata da
Demetra Hampton nella fiction
Valentina prodotta da Mediaset tra il 1989 ed il 1990. Anche la musica si è spesso rifatta alle sue caratteristiche: nel video di
Inafferrabile, la cantante
Anna Tatangelo, si ispira chiaramente all’eroina dei fumetti.
Identikit di un’icona
La creatura di Guido Crepax è forse l’unico personaggio dei fumetti irrimediabilmente umano: ella, infatti, nel corso della storia,
invecchia come una persona normale ed è affetta da problemi terribilmente ordinari, come per esempio l’anoressia. E’ la prima
femme fatale dell’arte contemporanea, che si ispira ad una diva del cinema americano degli Anni ’20 come Louise Brooks,
raffigurata il più delle volte in tutta la sua più stringente femminilità.