A Firenze un venditore di rose ha salvato una ragazza che stava per subire violenza da un gruppo di 25 ragazzi. Ecco la storia
Venditore di rose. È sera quando
Gaia Guarnotta, una giovane di
Firenze, incontra
25 ragazzi ubriachi che, apparentemente innocui, la invitano a farsi un selfie con loro. Quando Gaia tenta di andare via, però,
viene accerchiata dal gruppo, che non ha affatto buone intenzioni: le propongono infatti di andare via insieme a loro, che avrebbe sicuramente goduto, perchè
“hai la faccia di una che ci sta”. Lei rifiuta, quindi i ragazzi cominciano ad insultarla, a lanciarle bicchieri e cannucce e sputarle addosso. Ma la sua salvezza arriva:
un venditore di rose di origini maghrebbine di nome Hossein, mette in fuga gli aggressori, salvandola. E non si limita solo a questo. L’ambulante la porta in un locale al sicuro, le fa avere un asciugamano per pulirsi il viso e le offre qualcosa da mangiare. Infine per farla sorridere
le regala una rosa. Sembra una favola: quella in cui un immigrato che viene disprezzato e malvisto in quello che viene chiamato
Bel Paese, salva una ragazza del posto da
25 ragazzi italiani che volevano farle del male. E Gaia ha scelto di rompere il silenzio, raccontando la sua storia. Così come due petardi, le tematiche dell’
immigrazione e della violenza sulle donne sono pronte a scoppiare presto in Italia. Questo è quello che si dovrebbe definire un
vero uomo, non di certo ignobili esponenti della
razza italica (senza scomodare alcun regime nè i suoi nostalgici)
che si sentono in diritto di violentare loro le proprie donne. Non sia mai degli immigrati sporchi, brutti e cattivi. Forse per questo paese sarebbe meglio, per ogni italiano di questa specie, avere almeno 100 immigrati con la nobiltà ed il cuore di Hossein.