6 Settembre 2018 - 16:16

La Galleria Civica di Modena ospita il viaggiatore mentale Jon Rafman

viaggiatore mentale

Il viaggiatore mentale Jon Rafman ospite a Modena. La Galleria Civica della città dell’Emilia-Romagna attraversa i viaggi digitali dell’artista

Le creazioni dell’antropologo amatoriale e viaggiatore mentale Jon Rafman ospiti alla Galleria Civica di Modena. In particolare, i viaggi digitali di Rafman indagano il crollo epistemico degli ultimi anni tra la realtà e la sua rappresentazione virtuale. Dunque, le opere dell’artista tendono a confondere i confini tra il virtuale e il materiale.

Con questa mostra, le installazioni multimediali di Rafman sono presentate in Italia per la prima volta. L’evento espositivo si terrà dal 14 settembre al 24 febbraio e percorrerà la carriera dell’artista canadese dal 2011 ad oggi.

Il viaggiatore mentale è dunque la prima personale di Rafman in un’istituzione italiana dedicata all’arte contemporanea. La mostra, inoltre, è presentata da Fondazione Modena Arti Visive, Fondazione Fotografia Modena insieme alla Galleria Civica.

Il percorso accompagna gli ospiti attraverso una serie di viaggi realizzati con linguaggi diversi che vanno dalla fotografia al video. Internet, in particolare, con le sue comunità digitali, fornisce a Rafman l’archivio di immagini per i video della sua Betamale Trilogy, composta dalle installazioni Still Life, Mainsqueeze e Erysichthon.

Inoltre, all’interno dei video una voce fuori campo accompagna le immagini provenienti da sequenze selezionate da Internet, da videogame o da forum di chat online. Anche la memoria è uno dei temi al centro delle opere del viaggiatore mentale. Infatti, il video Remember Carthage narra la storia di un uomo che si imbarca su una nave diretta in Tunisia alla ricerca di una città che esisteva all’epoca di Cartagine, ma della quale oggi non rimane traccia.

Invece, le protagoniste del video Dream Journal sono due personaggi femminili. Una rappresenta l’archetipo della Millennial, l’altra è una bambina guerriera. Entrambe si imbarcano in un viaggio dantesco la cui narrazione rappresenta la visualizzazione dell’inconscio dell’artista amplificato dalla navigazione sul web.

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