Nella puntata di ieri di Live – Non è la D’Urso, in collegamento virtuale ha preso parola anche il tenore Vittorio Grigolo. Durante la puntata infatti si è parlato anche delle restrizioni che sono state imposte al mondo dello spettacolo. Concerti e spettacoli saltati sono una triste realtà per chi lavora in quel mondo e Grigolo non si è mostrato molto d’accordo con quanto stabilito per fronteggiare l’emergenza. Secondo alcune previsioni, purtroppo si potrà tornare a cinema e teatro solo per la fine dell’anno, mentre per i concerti bisognerà attendere l’estate prossimo.
E così Grigolo ha esordito dicendo: “Stare a casa è comunque una prigione che ci mette a dura prova, mette a dura prova soprattutto la mente. Dobbiamo a tutti i costi recuperare la nostra libertà, che è un diritto e in questo momento ci viene negata. In questi due mesi abbiamo imparato a convivere con questa malattia, a soffrire. Ora, in ginocchio, dobbiamo rialzarci. Ma dobbiamo uscire, non possiamo pensare di stare in casa per sempre”.
Poi ha aggiunto: “Se le persone non possono uscire, non possono guadagnare. E chi pensate che vada ai concerti? Non sono le persone ricche, ma i ragazzi che comprano i biglietti mettendo i soldi da parte”.
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