Willie Peyote: testo e significato del brano “Semaforo”
Da oggi è disponibile il nuovo singolo di Willie Peyote dal titolo “Semaforo”. Ecco il testo e il significato del brano
Venerdì 28 agosto esce il nuovo singolo di Willie Peyote dal titolo “Semaforo“. Il brano è prodotto dagli ALL DONE, band che ha partecipato alla composizione degli ultimi progetti discografici del rapper.
Il nuovo singolo “Semaforo” è estratto dall’ultimo album di Willie Peyote, “Iodegradabile”. L’album ha debuttato al 5° posto nella classifica FIMI dei dischi più venduti, e segue la scia di “La Tua Futura Ex Moglie”, brano certificato disco d’oro con oltre 9 milioni di stream su Spotify.
“Semaforo” fa riferimento ai saltimbanchi dei semafori, che ogni volta devono fare uno spettacolo sempre diverso per intrattenere lo stesso pubblico. Così è l’amore, che per non annoiare deve essere intenso e deve essere in grado di rinnovarsi costantemente.
“Abbiamo scelto ‘Semaforo’ per chiudere il ciclo di ‘Iodegradabile’ – ha dichiarato Willie Peyote – Oltre ad essere l’ultimo pezzo del disco è stato usato come conclusione nei pochi concerti che siamo riusciti a fare in questo 2020. “Semaforo” è un brano che invita ad uno slancio propositivo, a godersi il gusto dell’improvvisazione non solo in amore ma anche nella vita soprattutto in un momento come questo in cui le certezze di tutti vengono messe continuamente in discussione e non sappiamo cosa ne sarà di noi da qui ai prossimi mesi.”
Testo
Senza rovesciare niente mentre barcolliamo
Vuoi andare a casa? Andiamo
Ma in quale casa andiamo?
Pensavo anch’io di correre il rischio
Perché in trent’anni non ho mai visto
Due corpi che si incastrano così bene
Ma se hai ancora dubbi io lo capisco
Che in base al tuo potere d’acquisto
Non sarò mai all’altezza delle aspettative
Ti sei persa tra le alternative
In questa libertà
Che duri il tempo di un semaforo
Ma senza farne mai due uguali
Io vado sulle strisce pedonali
Sì, certo, spero tu non volessi una roba tipo Shakespeare
Repliche su repliche finché saremo vecchi
Dialoghi perfetti, non c’è che dire
Ma so già tutte le battute e come va a finire
Preferisco quando l’arte arriva inaspettata
Che non serve un palcoscenico, basta la strada
E non serve un pentagramma o sceneggiature
La routine serve soltanto per chi ha paura
Della libertà
Che duri il tempo di un semaforo
E quanta grazia, quale onore
Io sono solo spettatore
Li troverò sul comodino quando ci svegliamo
Mi ricorderanno subito perché ti amo
Le nostre turbe stanno bene insieme, l’abbiniamo
Usciamo entrambi dal locale col bicchiere in mano
Senza rovesciare niente mentre barcolliamo
Vuoi andare a casa? Andiamo
Ma in quale casa andiamo?
Qualunque cosa, andiamo
Che insieme ovunque andiamo è libertà
Che duri il tempo di un semaforo
Ma senza farne mai due uguali
Io vado sulle strisce pedonali, eh eh
L’amore è come fare uno spettacolo
Che duri il tempo di un semaforo
E quanta grazia, quale onore
Io sono solo spettatore
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