30 Gennaio 2015 - 16:18

Anniversario della morte del “Mahatma” Gandhi: il fondatore della non violenza

Oggi, 30 gennaio, ricorre il 66° anniversario della morte di Mahatma Gandhi, fondatore della non violenza e padre dell’indipendenza indiana

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Mohandas Karamchand Gandhi, conosciuto con il nome di Mahatma, “grande anima”, appellativo che gli fu conferito dal poeta R. Tagore, nacque a Porbandar il 2 ottobre 1869. Questa data, giorno festivo per l’India, è stata  dichiarata Giornata internazionale della non violenza dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.anniversario della morte

Politico indiano e appassionato studioso delle religioni, indignato per le discriminazioni razziali subite dai suoi connazionali da parte delle autorità britanniche, si batte per il riconoscimento dei diritti civili dei suoi compatrioti. A partire dal 1906 lancia il suo metodo di lotta basato sulla resistenza nonviolenta, una forma di non reazione alle provocazioni degli oppressori, e sulla disobbedienza civile, ossia il rifiuto di sottoporsi a leggi ingiuste.

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Diventa il leader del partito del Congresso Nazionale Indiano, partito che si batte per la liberazione dal colonialismo britannico. All’inizio della Seconda guerra mondiale, Gandhi decide di non sostenere l’Inghilterra se questa non è disposta a riconoscere l’indipendenza indiana.

Il 15 agosto del 1947 l’India conquista l’indipendenza, ma Gandhi vive questo momento con dolore a causa della divisione del subcontinente indiano in due stati: India e Pakistan. L’attegiamento moderato che egli assume dinnanzi al problema della divisione del paese suscita l’odio di un fanatico indù, Nathuram Godse, che lo uccide a New Delhi nel 1948.

Due milioni di indiani assistettero ai funerali, durante i quali la bara del Mahatma fu trasportata lungo il Gange per consentire a coloro che stavano sulle sponde di rendergli omaggio. Le sue ceneri, seguendo la volontà del Mahatma, furono divise tra varie urne e disperse nei maggiori fiumi del mondo tra i quali Nilo, Tamigi, Volga e Gange.

Il 30 gennaio 2008, in occasione del sessantesimo anniversario della sua morte, sono state versate nel mare davanti a Mumbai le ceneri contenute nell’ultima urna non ancora svuotata.

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