4 Dicembre 2016 - 18:12

Frank Zappa, il ricordo attraverso le sue parole

frank zappa

Frank Zappa, il ricordo del geniale musicista attraverso le sue parole e le sue frasi più significative a 23 anni dalla scomparsa

[ads1]

Frank Zappa morì il 4 Dicembre di 23 anni fa, dopo aver composto un numero impressionante di brani e dopo aver sconvolto per sempre l’industria musicale.

Frank Zappa rappresentava l’anomalia all’interno della cultura di massa, disprezzava l’industria culturale in quanto meccanismo artificiale e vuoto, proprio il suo opposto. Era una delle persone più autentiche nel panorama musicale dell’epoca, mostrava un punto di vista originale e mai banale su qualsiasi argomento. Frank Zappa era un genio, ne era consapevole e disprezzava chiunque cercasse di farglielo notare. Era disgustato da chiunque cercasse di descrivere la sua musica, ed è per questo che omaggeremo la vita di Frank Zappa senza sporcare con superflui elogi la sua arte, ma lasciandolo parlare attraverso le sue frasi più significative.

“Buona parte del giornalismo rock è gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere.”                                                                                                                       “Parlare di musica è come ballare di architettura.”

Queste sono solo due delle tante stoccate rivolte alla critica musicale, rea di essere un fantoccio nelle mani dell’industria musicale.frank zappa

“L’essenza del cristianesimo ci è illustrata dalla storia del Giardino dell’Eden. Il frutto che era proibito raccogliere si trovava sull’Albero della Conoscenza. Il significato è che tutte le sofferenze sono dovute al tuo desiderio di capire com’è che vanno le cose. Saresti potuto rimanere nel Giardino dell’Eden se solo avessi tenuto chiusa la tua fottuta bocca e non avessi fatto alcuna domanda.”

Frank Zappa fu sempre molto critico nei confronti della religione, in particolare quella cristiana. Egli sosteneva: “La religione è uno dei maggiori ostacoli che dobbiamo affrontare nel mondo d’oggi.” poiché portatrice di preconcetti che impedivano lo sviluppo di forme d’arte libere e innovative.

“Un sacco di gente pensa che nessuno possa fare ciò che io faccio senza usare droghe. Bene, questo dimostra soltanto quanto vadano male le cose. Io sono anormale perché non uso droghe. Ok? Una persona che non usa droghe in America è anormale. Questo ti dà un’idea di che razza di problema stai affrontando.”

Il cantante di origini italiane fu sempre contrario all’uso di droghe, tanto da proibirle ai suoi musicisti durante i tour e la lavorazione di nuovi brani. A proposito di Jimi Hendrix dichiarò “La migliore cosa che si possa dire su Jimi Hendrix è che c’è stata una persona che avrebbe davvero fatto bene a non fare uso di droghe.” facendo riferimento alla sua morte causata da un presunto abuso di sostanze stupefacenti.

La prima cosa da fare nel caso Ronald Reagan stia parlando in televisione: accendete e abbassate il volume, mettete vostro figlio davanti allo schermo e avvertitelo: “Se ti chiede di entrare in una macchina, ti offre una caramella, o ti chiede di andare a combattere in Nicaragua, digli di NO!”

Zappa fu sempre un attento critico della vita politica degli Stati Uniti, negli ultimi anni della sua vita si candidò alle elezioni presidenziali nonostante il cancro alla prostata in stato già avanzato con il seguente slogan:“Potrei mai far peggio di Ronald Reagan?”

“L’informazione non è conoscenza, la conoscenza non è saggezza, la saggezza non è verità, la verità non è bellezza, la bellezza non è amore, l’amore non è musica. La musica è la cosa migliore che esista.”

Questa forse è la frase più significativa della sua vasta produzione, è parte del testo del brano “Packard Goose” e rispecchia tutto l’amore che Frank Zappa provava nei confronti della musica in quanto arte, libera da interpretazioni e idee soggettive. Senza la musica per decorarlo,il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette”.

“Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, il tuo insegnante, il tuo prete o qualche tizio in TV che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti.”

La genialità di Frank Zappa si rifletteva soprattutto in una critica pungente alla società del suo tempo, una società che tendeva a soffocare la personalità dell’individuo. Invitava chiunque a lasciar emergere la propria personalità, senza intaccare la libertà degli altri: “La cosa più importante da fare nella tua vita è non interferire con la vita degli altri”. Zappa nel 1985 fu il protagonista della lotta contro la censura musicale culminata in un famosissimo discorso al Senato degli Stati Uniti dove dichiarò: “(Con la censura) si propone di eliminare la forfora tramite la decapitazione”. 

“Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone pensano così?”

Essere diversi o pensare fuori dagli schemi non ti rende sbagliato, ti rende un individuo. Per Zappa la cosa più importante era essere fedeli a se stessi, e tutta la sua vita, la sua musica e la sua strenua lotta nei confronti della massa ne è la prova.

[ads2]