2 Giugno 2016 - 19:48

La Germania riconosce il Genocidio Armeno

Anche la Germania riconosce finalmente il Genocidio Armeno, una dura batosta per un popolo arrogante e rancoroso come la Turchia, che dopo 101 anni nega ancora il fatto storico

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Il parlamento tedesco si è pronunciato sulla questione armena, riconoscendola come “genocidio”. Mentre venti Paesi europei avevano già riconosciuto ufficialmente lo status di genocidio, l’esito legislativo tedesco si è fatto attendere: programmato già lo scorso anno, anno di commemorazione per i cento anni dal Genocidio Armeno, fu poi congelato proprio per non compromettere i rapporti tra Germania e Turchia.

La Germania riconosce il Genocidio ArmenoQuesto perché dalla fine dell’Impero Ottomano i governi turchi che si sono succeduti hanno programmaticamente rifiutato di riconoscere il genocidio del 1915, negando l’espulsione e l’uccisione di 1,5 milioni di armeni. Il massacro della popolazione cristiana, tra cui gli armeni, i siro cattolici e i greci avvenuti in Turchia, viene ricordato dagli armeni come il Medz yeghern, “il grande crimine”: una tragedia non ridimensionabile rispetto la Shoah.

La causa che portò ai primi arresti nella notte del 23 aprile 1915 tra l’élite armena di Costantinopoli, è da ricercarsi nelle sconfitte subite dai Turchi all’inizio della prima guerra mondiale ad opera dell’esercito russo, in cui militavano anche truppe armene. Ecco allora che la rabbia ceca per la cocente sconfitta determinò lo sterminio e la deportazione di massa in Anatolia della popolazione cristiana dell’Armenia occidentale.

La Germania riconosce il Genocidio ArmenoL’esito tedesco sulle persecuzioni e sul massacro perpetrato ai danni del popolo armeno dai turchi annuncia una compromissione dei rapporti tra Germania e Turchia: un provvedimento che oggi si aggiunge alle tensioni sull’accordo sui migranti. E la risposta di Ankara non è tardata ad arrivare, definendo tale risoluzione come “un errore storico”, continuando a negare le testimonianze storiche.

“C’è molto che lega la Germania alla Turchia e, anche se abbiamo differenze di opinione su un singolo tema, la portata dei nostri collegamenti, della nostra amicizia e dei nostri nostri legami strategici è troppo grande”, ha sostenuto diplomaticamente la cancelliera tedesca Angela Merkel. Ma Numan Kurtulmus, vicepremier turco, minaccia di rispondere “in modo adeguato”, poiché ritiene il riconoscimento del genocidio armeno da parte dei tedeschi come indegno delle relazioni di amicizia tra i due Paesi.

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