24 Agosto 2016 - 08:50

Tremendo terremoto spacca l’Italia: almeno due paesi devastati

tremendo terremoto protezione civile

La Protezione Civile domanda che nei paesi colpiti tutti i cittadini lascino aperte (senza password) le reti wifi perchè le linee telefoniche hanno problemi. Si lavora per rispondere al tremendo terremoto

[ads1]Un tremendo terremoto – magnitudo 6.0 circa – ha fatto tremare il Centro Italia: venti lunghissimi secondi di devastazione. Un epicentro  ad Acumoli, soli 4 Km di profondità.
Interessato il centro Italia:  alcuni dalla provincia di Rieti (Amatrice e Accumoli), di Ascoli Piceno (Arquato del Tronto), Perugia (Norcia) e Macerata (Castelsantangelo sul Nera). Le vibrazioni sono state avvertite anche da Napoli Firenze.

Dove i crolli [in continuo aggiornamento]

Norcia. Per ora, alcuni crolli sono stati registrati a Norcia, dove tuttavia il pericolo pare contenuto: «Abbiamo qualche problema, abbiamo diversi crolli, vari danni e case inagibili. – spiega il sindaco Nicola Alemanno – La chiesa è inagibile, abbiamo stiamo controllando le frazioni, non mi sembra ci siano feriti». Pare che questo risultato sia dovuto al fatto che le strutture sono antisismiche e, nonostante qualche lesione, avrebbero retto bene alla pesante scossa.

Provincia di Rieti.

tremendo terremoto amatrice distrutta

Amatrice

Amatrice. Il sindaco di Amatrice, Pirozzi, ha dipinto in diretta radiofonica su Radio Radio (qui streaming live) la situazione della sua cittadina: «Abbiamo gente sotto le macerie. La sede comunale non c’è più: abbiamo operativa solo una unità dei pompieri di Rieti. Io ho gente di cui si sentono le urla da sotto le macerie: qualcuno è uscito da solo, ma servono i vigili del fuoco. La popolazione è sfollata al campo sportivo. Abbiamo il modulo prefabbricato per il pronto intervento. Ora c’è l’alba, ma [non abbiamo] corrente elettrica. Siamo nel dramma: qui ci sono 69 frazioni e un ponte è crollato. […] Quello che sentite in sottofondo sono le urla della gente». 

Accumoli. Il sindaco di Accumoli, Petrucci, ha dato il primo allarme poco prima delle 4.00 ma i soccorsi hanno impiegato almeno tre ore per raggiungere la zona colpita da questo tremendo terremoto. Gli sfollati sono stati raggruppati nella piccola piazza del paese. Sempre a Radio Radio (qui il sito ufficiale) è stata raccolta la testimonianza del sindaco: «La situazione qui è drammatica, non riusciamo ad estrarre la gente dalle macerie. Qui i morti ci sono di sicuro. Stiamo coi trattori agricoli a operare, non riesce ad arrivare nessuno. Abbiamo allertato tutte le autorità. […] Un morto ad Illica, ho 17 frazioni e i cellulari non coprono tutte le frazioni.» L’uomo, nell’amarezza ha anche sbottato dicendo che «In Italia non si può continuare così.» e che «Poi se la prenderanno con me che sono il sindaco, ma – ha affermato – questa storia non finisce qui”. »

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