Victoria’s Secret arriva finalmente in Italia

Percassi si accorda con il marchio di lingerie Victoria’s Secret, che sbarca in Italia entro il 2015 con nuovi punti vendita: intimo e prodotti beauty!

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Victoria’s Secret, il marchio più famoso di lingerie, oggi annuncia l’apertura ufficiale di una serie di negozi in Italia. Il sogno di ogni donna si realizza. Le attese interminabili degli ordini online, la spesa di mutandine all’aeroporto Capodichino di Napoli, di Linate o Malpensa a Milano non è più necessaria. Non bisognerà prenotare un viaggio all’estero per avere la gioia di indossare un sexy completino intimo di Victoria’s Secret, perché a breve il marchio sarà anche nel nostro Paese grazie al patron dell’Atalanta, Antonio Percassi, “papà” di Kiko Milano.

Entro il 2015 è previsto, secondo l’accordo, l’apertura dei primi punti vendita in Italia. Il gruppo Percassi è stato scelto come franchising partner per il nostro Paese. Inoltre, gli store Victoria’s Secret Beauty & Accessories venderanno anche profumi, prodotti per la cura del corpo ed eleganti e lussuosi articoli di pelletteria, innovativi accessori per il business, bagagli, oltre ad una selezione di prodotti di lingerie. Anche le donne italiane vestiranno i mini-panni delle top più famose della terra.

Solo qualche settimana fa i due bellissimi angeli, le supermodelle Doutzen Kroes, 30 anni, e la collega Karlie Kloss, 23 anni hanno deciso di abbandonare la passerella di Victoria’s Secret. Le due modelle reclamavano infatti un adeguamento dei compensi in linea con quello delle colleghe “top” come Adriana Lima e Alessandra Ambrosio, le due più famose di Victoria’s Secret. Tra gli angeli più famosi ricordiamo Miranda Kerr, Rosie Alice Huntington-Whiteley, Heidi Klum, Karolína Kurková, Gisele Bündchen e Laetitia Casta.

Mentre l’attesa per scoprire i nuovi shop cresce, noi possiamo iniziare la dieta del lunedì oppure immaginare le reazioni degli uomini italiani e delle donne alla vista dei corpi statuari delle ragazze di Victoria’s Secret. Ci sarà un aumento alle iscrizioni in palestra e un sciopero per la pizza?

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