12 Ottobre 2019 - 12:51

1994, gli episodi 3 e 4 tra finzione e realtà: eroi reali, eroi tragici

1994

Sul terreno del Decreto Biondi si infiamma la lotta tra Procura e Politica, mentre Baggio fa sognare l’Italia del Calcio: gli episodi 3-4 di 1994

E’ notizia di questi giorni che Mediaset e Netflix produrranno insieme un film sulla vita di Roberto Baggio, il divin codino che nel 1994 fece sognare l’Italia ai Mondiali di Calcio (fino alla finale persa ai rigori col Brasile) e in qualche modo la distrasse dal reale match che in quella stessa torridissima estate stava consumandosi tra il Parlamento e la Magistratura. i terreni di scontro erano essenzialmente due: il Decreto Biondi, poi ritirato dall’esecutivo Berlusconi I in chiara emorragia di consensi e forse la prima legge ad personam della storia contemporanea, e un presunto sistema di tangenti che avrebbe coinvolto anche la Guardia di Finanza.

Uccidere i padri

Sullo sfondo della storia reale del Belpaese si stagliano quelle dei personaggi di finzione che animano la serie nata da un’idea di Stefano Accorsi: gli episodi 3 e 4 di 1994 andati in onda ieri sera su Sky Atlantic, si concentrano in particolare sulle storie di Pietro Bosco e Dario Scaglia.

Il primo, interpretato da Guido Caprino, lo troviamo a Montecitorio con la carica di Sottosegretario agli Interni accanto al Ministro Roberto Maroni, il secondo è invece braccio destro di Antonio Di Pietro nella sua lotta tra bene e male.

Entrambi, nel corso della narrazione, si troveranno di fronte ad una scelta capitale, di quelle che prima o poi capitano a tutti gli eroi tragici che si rispettino: uccidere i padri? Entrambi lo faranno, in qualche modo, ma con metodi assolutamente opposti che chiariscono anche la diversa indole dei personaggi.

Pietro Bosco prima disconoscerà “l’eredità” paterna a mezzo televisivo, salvo poi vendicarla facendo appello ai mezzi che la sua nuova carica gli mette a disposizione, approfittandone, direi.

Dario Scaglia (interpretato da Giovanni Ludeno) farà invece quasi il processo inverso: pur sembrando inizialmente disposto a proteggere il passato del padre (notevolmente condizionato dalla situazione di infermità in cui si trova quest’ultimo), sentirà poi irrefrenabile l’istinto di rispondere ad una Legge superiore, quella che gli impone continuamente di scegliere tra bene e male e non rimanere nel mezzo.