14 Ottobre 2019 - 09:56

7° Arte #37: Taxi Driver – L’ascesa del cinema secondo Martin Scorsese

taxi driver

Film del 1976 – una delle annate migliori della storia del cinema – Taxi Driver è il capolavoro di Martin Scorsese. La pellicola segna l’entrata del regista italo-americano nell’élite dei grandi cineasti e la consacrazione dell’attore Robert De Niro

La storia del cinema ha più volte ripreso le gesta della letteratura e dell’epica. Non a caso, infatti, l’archetipo dell’eroe rappresenta un caposaldo nella stesura delle sceneggiature classiche. Quell’eroe che proviene da racconti ancora più antichi, anteriori all’avvento di quelli che oggi chiamiamo ‘media digitali’. Ma più che eroi, con Taxi Driver parliamo di cavalleria. Quelle storie di sacrifici, coraggio e soprattutto emozioni. Perché il cavaliere, più dell’eroe comune, sa soffrire. Basti pensare a Enea, la cui fuga sarà seguita dalla fondazione dell’eterna città di Roma, basti pensare ai cavalieri della tavola rotonda, uno su tutti Lancelot.

La New Hollywood di Martin Scorsese

Martin Scorsese, nel 1976 sconosciuto ai più, confeziona una pellicola che parla di un cavaliere. Al posto del cavallo però c’è un taxi. Anziché un regno lontano lontano ci troviamo in una New York del post-Vietnam insicura, lurida e abbandonata a se stessa. Trevis Bickle soffre di insonnia (causata appunto dalla guerra in Vietnam) e per tale motivo decide di lavorare come tassista notturno.

Quello che inizialmente ci viene presentato come un sempliciotto verrà trasformato dalla regia di Scorsese e dalle doti attoriali di Robert De Niro, come uno dei personaggi più umani e cavallereschi della storia del cinema. Un uomo costretto a subire e osservare il lato oscuro della realtà in cui vive, una realtà per cui molti sono morti, una realtà che viene continuamente infatuata di promesse dai politici che si candidano alla presidenza.

Trevis Bickle, il cavaliere notturno del cinema

Trevis Bickle è un taxi driver che osserva con i suoi occhi le ingiustizie dell’uomo. Taxi Driver è un riflesso della società che Scorsese denuncia e riproduce. Quel riflesso che spesso osserviamo attraverso gli specchi che continuamente accompagnano lo sguardo silenzioso ma comunicante del protagonista interpretato da Robert De Niro.

La trasformazione del personaggio di Trevis è l’anima della pellicola, opera con la quale Scorsese decreta le sue regole salvo poi ribaltarle con i colpi di scena del finale. Un cerchio che si chiude sciogliendo tutti i nodi, dando un senso alla vita di un autista di taxi notturno che cercava solo la sua di destinazione, anziché quella dei suoi passeggeri.

Taxi Driver è un viaggio su quattro ruote ma lo è ancor più nella psicologia interna del suo protagonista, analizzata attraverso le relazioni con gli altri personaggi, una su tutti l’ingenua Iris interpretata da una giovanissima Jodie Foster.

Il cammino dell’eroe.. e dell’antieroe

Il viaggio è accompagnato dalla metamorfosi, un climax che Scorsese riproporrà con costanza nelle sue pellicole dopo il grande successo – di critica e botteghino – di Taxi Driver. Trevis subisce una delle più grandi trasformazioni cinematografiche grazie alle straordinarie performance attoriali di Robert De Niro. Probabilmente non si poteva scegliere attore più versatile nel corso d’opera.

Robert De Niro, infatti, può essere considerato l’attore della metamorfosi. L’attore premio Oscar solo due anni prima aveva partecipato alla realizzazione de Il Padrino – Parte II nei panni di un giovane Don Vito Corleone, flashback che analizzava l’inizio dell’ascesa del boss italo-americano. Torneranno le collaborazioni con Scorsese (Quei bravi ragazzi nel ’90 e fra poco nelle sale uscirà The Irishman), in particolare nel 1980, dove con Toro scatenato il buon Bob subirà un’altra trasformazione che sbalordirà il mondo del cinema.

Non è un caso che lo stesso Robert De Niro sia un elemento fondamentale di una pellicola uscita recentemente nelle sale, Joker. Un film che tanto deve a quel genio di Martin Scorsese e che tanto richiama le sue opere, quali Re per una Notte (sempre con De Niro protagonista) e soprattutto questo capolavoro intimo, crudo ed esplosivo noto come Taxi Driver.