20 Settembre 2019 - 15:23

7° Arte #33: Il Padrino – Il capofamiglia della storia del cinema

il padrino

“Il Padrino” è una delle saghe cinematografiche più famose e importanti della storia del cinema. Una trilogia diretta da Francis Ford Coppola, regista italoamericano, tratta dal romanzo di Mario Puzo

Quando ripercorriamo la storia del cinema e analizziamo film che hanno segnato un’arte e un’epoca, come questa rubrica sulla 7a Arte intende svolgere, ci sono pellicole di diverso livello da prendere in esame. Alcune di esse non godono del beneficio del dubbio, vanno scelte e basta. La trilogia de Il Padrino, infatti, è parte fondamentale della storia del cinema, diviene dunque ineluttabile prima o poi spenderci su qualche parola.

Eppure, al giorno d’oggi, sprecare complimenti per i kolossal diretti da Francis Ford Coppola risulterebbe ridondante. Tenendo ben a mente la situazione del cinema del giorno d’oggi potremmo ancora di più, come se non fosse già stato fatto, concepire la grandezza culturale che Il Padrino ha immensurabilmente creato.

Una trilogia nata tra il 1972 ed il 1974 e finita con Il Padrino Parte III nel 1990

1972, esce il primo dei tre capitoli: Il Padrino. La storia è ambientata sul tramontare degli anni ’40, affacciandosi nei primi anni ’50 in una New York nel pieno della dopoguerra. Le vicende si focalizzano sulla famiglia Corleone, in particolar modo sul padre di famiglia Don Vito Corleone (Marlon Brando, sì, è sempre lui) che, col suo commercio di favori e conoscenze, gestisce la più potente organizzazione criminale. Impero messo in discussione da rivali e avversità, fin quando Michael Corleone (Al Pacino), figlio di Don Vito, subentrerà negli affari di famiglia. Un cambio alla guida all’interno di dispute tra gang che metteranno a soqquadro la famiglia protagonista e la stessa New York.

La pellicola riceve fin da subito un enorme successo sia al botteghino sia dalla critica. Ne vengono immediatamente elogiate le interpretazioni, iconiche ancora al giorno d’oggi. Una delle tante, giusto per fare un esempio di cultura pop, è l’incontro nell’ufficio di Don Vito, dove quest’ultimo accarezza il gatto sul suo grembo. Una scena vista e rivista in mille salse tra omaggi, parodie e citazioni dal mondo del cinema e della televisione. Una scena resa celebre grazie alla sceneggiatura coadiuvata tra Coppola e Puzo, perfezionata dai batuffolini di cotone indossati da Marlon Brando per ingrossare la mascella.

Sequel che superano i prequel, il padrino che supera il padrino

Se Il Padrino diventa un’icona all’interno della storia del cinema, ancor più sorprendente è il suo sequel. Nel 1974, infatti, tale successo viene emulato e ripetuto da Il Padrino Parte II. Una grande scommessa, una grande sfida, un progetto che aveva più da perdere che da guadagnare. Ma proprio come la famiglia che rappresenta, Il Padrino Parte II ha l’obbligo di ripetersi, confermarsi, consacrarsi. Se nel primo capitolo il rapporto tra Don Vito e Michael Corleone è di successione ed eredità, in questo secondo capitolo le storie dei due protagonisti si intrecciano senza incontrarsi nelle linee temporali. Vediamo infatti come Michael prosegue la gestione del suo impero mentre Coppola sviscera le origini di Don Vito fin da fanciullo, mostrandoci i primi passi verso il potere.

Qui un giovane Don Vito è interpretato da un magistrale Robert De Niro. Questi 3 attori rappresenteranno un cult per tutto il cinema dello scorso fine secolo, influenzando le generazioni anche dell’attuale, risultando tra gli attori più amati di sempre anche oggi.

Storia e tecnica

Ancora una volta la regia, la fotografia e la colonna sonora sono impeccabili, scene di grande tensione, potremmo pensare che sia il primo vero e proprio film di thriller psicologico, vista la violenza e la minaccia che quest’ultima possa soccombere accompagnano senza sosta qualunque scena della saga.

3 premi Oscar per il primo capitolo, 6 per il secondo, mentre il terzo capitolo (1990) risulterà comunque di buon livello ma non all’altezza dei primi due, ricevendo “solo” 7 nomination senza vincere alcuna statuetta. Il personaggio di Don Vito risulta essere il primo nella storia del cinema ad aver fatto vincere l’oscar a due attori diversi, Marlon Brando prima e Robert De Niro poi.

Ma al di là dei riconoscimenti e degli Oscar, il Padrino risulta essere un film immortale. Radicato nei Top 10 di qualunque lista di film da guardare prima di morire o di film da guardare per acculturarsi sulla storia del cinema. Un kolossal che ha influenzato il cinema ch’è venuto dopo: più avanti nella rubrica vedremo film sempre più cupi, dove l’antieroe sostituisce l’eroe classico, e dove la tensione diventa elemento fondamentale dello storytelling cinematografico. Il Padrino ha anche ben ispirato il mondo delle Serie TV, partendo da I Soprano sino ad arrivare ai più recenti Gomorra e Romanzo Criminale.

Il Padrino è quel film che, generalmente, tutti conoscono. Provate a fare il nome di uno tra Al Pacino, Robert De Niro o Marlon Brando e l’accostamento con la saga di Coppola risulterà immediata. Una saga che ancora oggi è più che godibile nonostante un minutaggio importante (170’ in media a capitolo) e che, nonostante quasi 50 anni dopo, influenza ancora il cinema e non solo.