Conte al Senato: “Il vento del cambiamento non soffierà invano”
Il Premier Conte presenta il suo programma al Senato ed annuncia: “La mia prima uscita pubblica in Italia sarà dedicata ai terremotati”
Giuseppe Conte si presenta al Senato affidando il proprio ritratto ad una climax che si propone di riscrivere i termini del contratto di fiducia tra il paese reale e le istituzioni.
Il Premier si definisce prima cittadino, come a voler instaurare una sorta di captatio benevolentiae con i suoi primi interlocutori. Passa poi al suo ritratto politico, che non esita a definire ancora “vergine”, posizionandosi a garante del contratto di Governo tra Movimento Cinque Stelle e Lega: “Ciò che mi motiva è esclusivo spirito di servizio”, dice prima di ergersi a difensore dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone.
Ascolto, Esecuzione, Controllo
Sono questi i tre punti fondamentali della linea di Conte, idealmente “battezzata” da una serie di illustri citazioni di cui il discorso è disseminato (dal russo Puskin, al filosofo Hans Jonas passando per l’economista Cotler): Ascolto, Esecuzione, Controllo; in particolare per ciò che riguarda il primo punto, il Premier annuncia l’introduzione di nuovi strumenti di democrazia diretta, in linea con lo sviluppo tecnologico ed una certa qual forma di cittadinanza digitale.
Diritti sociali, Giustizia, Immigrazione
Il programma di Governo si muove abilmente entro le due linee direttrici che vi hanno dato vita: da una parte il Premier conferma l’intenzione di trovare le risorse per il reddito e la pensione di cittadinanza (tema caro al M5S che non può però prescindere da una revisione strutturale dei Centri per l’impiego) e dall’altro appoggia la Lega nella sua crociata al “business dell’immigrazione”. In particolare il Governo si propone:
- il Superamento del Regolamento di Dublino “perchè”, afferma il Premier “l’Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide”.
- Rendere più incisive le procedure di accertamento dello status di rifugiato.
- Procedere al rimpatrio solo qualora l’immigrato non risulti regolare.
Conte sembra poi tenere molto al tema della Giustizia per cui propone:
- lo smaltimento delle lungaggini nei processi
- l’inasprimento delle pene per i reati di violenza sessuale.
- La riforma della prescrizione: “che non diventi uno stratagemma per sottrarsi a giusto processo.
- Giusto ed equo indennizzo per vittime di crimini violenti
- utilizzo della class action per avvicinare i cittadini al sistema Giustizia
Più e Meno del Governo Conte
Per bocca del suo Premier l’alleanza giallo-verde ha poi promesso:
- Più fondi per la Sicurezza e la Ricerca Scientifica
- Più attenzione per le famiglie in difficoltà (in molti casi con figli diversamente abili a carico)
- Meno Corruzione (il Premier assicura una strenua lotta alle mafie)
- Meno Privilegi: l’assegno previdenziale dei politici dovrà arrivare ad essere pari a quello di un pensionato normale e nel frattempo si interverrà sugli assegni dei politici di somma superiore ai 5.000 Euro netti.
Politica estera: Conte apre a Putin
In materia di rapporti internazionali, Conte assicura di voler mantenere l‘Alleanza Atlantica con gli Stati Uniti, ma nel frattempo annuncia una apertura nei confronti della Russia di Putin.
Il Premier si congeda da Palazzo Madama auspicando un’opposizione “responsabile” da parte dei Partiti “ostili” al Governo e annunciando che la sua prima uscita da Premier in Italia la dedicherà alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
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