Gattuso in conferenza stampa: “Sento pressione ma non mi fa paura”
Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa del Milan, degli obiettivi da raggiungere, e della condizione psicologica della Società
Gennaro Gattuso ha rilasciato le prime dichiarazioni sul Milan, in attesa della nuova stagione di Serie A. Il primo punto toccato dall’allenatore riguarda la condizione psicologica della Società, con gli obiettivi principali da perseguire:
“Il vero obiettivo è trovare la tranquillità societaria, sia i nostri tifosi che chi lavora nel Milan. Vivere la quotidianità con tranquillità, dobbiamo sperare questo. Sugli obiettivi dobbiamo cominciare a lavorare, metterci entusiasmo. La Champions è difficile, pensiamo a cominciare, sbagliamo il meno possibile e vedremo dove arriveremo, anche col tipo di mercato che si farà. La paura più grande in questi 50 giorni, non vedendo i giocatori, è stata non poterli pizzicare sull’orgoglio. L’obiettivo è prepararci con la testa, che l’Europa si giocherà, se non la faremo pazienza, andremo alla ricerca di altri stimoli. Ma con la testa oggi dobbiamo pensare che giocheremo l’Europa League“.
Il tecnico ha parlato anche del rapporto con Mirabelli:
“Siamo una coppia che lavora dalla mattina alla sera, i confronti sono di rispetto, ci guardiamo negli occhi, non ci dobbiamo convincere. Si fanno le cose per il bene del Milan. Si può sbagliare, ma prima di sbagliare ci pensiamo, ci guardiamo, ci insultiamo, a volte in dialetto calabrese, a volte in inglese perché abbiamo iniziato a parlare anche in inglese“.
E sulla questione attaccanti
“E’ il campo che parlerà. Io spero che Bacca arrivi con la voglia di sudare e non con la voglia di andar via per forza. Se rimane qua deve rimanere come dico io e non come dice lui. Su Cutrone so quello che mi può dare. André Silva lo voglio molto più sveglio, si deve dare una svegliate, ha le caratteristiche, è un buon giocatore, quello che ha fatto quest’anno non basta. Non si sa chi partirà titolare. Nella mia testa so quello che mi possono dare i quattro attaccanti che abbiamo a disposizione. I movimenti che fa Kalinic, per pulizia ed attacco di profondità, li fa solo lui. Gli altri hanno caratteristiche diverse“.
Gattuso si sofferma in particolare sul croato:
“Ha sbagliato solo un aspetto. Lui ha sempre sofferto a livello di pubalgia, gli dava fastidio. Quando è andato via di qua, non è stato onesto col suo allenatore. Quando becchi un allenatore sanguigno che pensa che devi andare sempre a 1000 all’ora è venuta fuori questa problematica. Ho parlato con lui. Non è facile allenarlo, ma è molto sensibile, non porta rancora. Quando chi lo circonda gli parla sempre in faccia si sa comportare. L’errore più grande che ha fatto è non essere stato onesto col suo allenatore“.
La pressione non fa paura all’allenatore del Milan
“Sento pressione ma non mi fa paura. Da solo posso far ben poco, questa è una società storica. La società che ci rappresenta oggi ha avuto difficoltà ma non ci ha mai fatto mancare nulla a livello economico. La squadra e le persone sono sempre state bene. Il presidente non sta tutti i giorni a stretto contatto e diventa tutto più difficile. Dobbiamo onorare questa società e fare di tutto per farla funzionare al meglio. La pressione la sento ma mi piace, mi sento il primo tifoso, l’allenatore, mi sento tutto. E’ un onore per me allenare una società così. Non mi fa paura, ce la metterò tutta per fare del mio meglio”.
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