Alitalia statale: il misunderstanding tra Di Maio e Tria
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Tra il ministero del Tesoro e quello del Lavoro è sorta l’ennesima incomprensione. Alitalia statale il pomo della discordia
Non passa un giorno che quei due non continuino a beccarsi. Tra Luigi Di Maio e Giovanni Tria è guerra continua, tra scherzi di Governo a destra e a manca. Il pentastellato sembra amare le sorprese. Il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, prima di annunciare urbi et orbi il piano per far tornare Alitalia statale, non ha informato né Giovanni Tria né Danilo Toninelli.
La cosa strana che desta sospetti è che entrambi rientrano nelle competenze ed entrambi hanno voce in capitolo. Ma non è tutto. Anche i vertici di CDP e i commissari di Alitalia cadono improvvisamente dalle nuvole.
Naturalmente, il ministro dell’Economia è il più arrabbiato di tutti. Sulla faccenda di Alitalia statale voleva e doveva essere informato. E non l’ha mica presa bene. Da Bali, infatti, dove è impegnato al vertice del Fondo monetario internazionale, si è registrata una sorta di gelida battuta nei confronti del collega pentastellato: “Penso che delle cose che fa il Tesoro debba parlarne il ministro dell’Economia. Io non ne ho parlato.”
Insomma, Di Maio preferisce lasciare all’oscuro i suoi ministri, sfondare le pareti del seminato, invadere i campi altrui piuttosto che provare a parlare in maniera democratica e ascoltare vari pareri. Ma qui non c’è più bisogno di scherzare. Qui c’è da prendere una decisione seria.
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