12 Maggio 2015 - 23:06

Rocco e i suoi fratelli, versione integrale nelle sale

rocco e i suoi fratelli

Rocco e i suoi fratelli, capolavoro di Luchino Visconti, nell’edizione integrale dal Festival di Cannes arriva nelle sale: contiene la scena integrale dello stupro

[ads1]Rocco e i suoi fratelli arriva nell’edizione restaurata, presentata al Festival di Cannes, mostra la scena integrale dello stupro a Nadia (Annie Girardot) da parte di Simone (Renato Salvatori); ora al cinema in occasione del 40° anniversario della morte di Luchino Visconti.

La scena che porta verso la conclusione del film, pur restando un testo aperto per il finale attuale e in movimento che Visconti pensa, è una delle più celebri della storia del cinema. Nell’edizione presentata a Cannes, si vedono quei pochi secondi in cui Nadia lancia le mutandine, nascosta per volontà della Titanus, perché ritenuta una scena “scandalo”.

rocco e i suoi fratelli

dal film Rocco e i suoi fratelli

Rocco e i suoi fratelli ha suscitato pareri diversi per il suo contenuto visivo, sociale e umano molto forte e “spinto”, in cui lo stupro ne è solo un esempio più rinomato.

Una famiglia numerosa, composta da una madre vigile e austera, accompagnata dai suoi quattro figli, giunge nella Milano degli anni ’60, lasciando la terra d’origine: la Lucania.

Una storia di emigranti, che compiono il viaggio della speranza, portando alla disgregazione dei valori ereditati nell’imbattersi con il boom economico, l’industrializzazione, l’anteprima dell’emancipazione. I temi sociali di Luchino Visconti si riflettono nello stato psicologico dei protagonisti. Dall’unione e dall’organizzazione propriamente meridionale, Rocco e i suoi fratelli mostra il graduale annichilimento di una famiglia che si sgretola, in tanti pezzi, difficili da ricucire se non con il dolore.

Il conflitto tra i fratelli, incapaci di adattarsi senza frustrazione e disagio, emerge con l’improvvisa presenza di Nadia, la donna che passa dall’amore totalizzante per Rocco a quello possessivo e oggettivante con Simone. Due lati della donna che si esprimono attraverso due corpi e due tendenze maschili diverse, provocando una rottura fortissima tra Rocco e Simone, che sfocia nella disperazione della madre dei 5 figli, compreso Vincenzo, già inserito a Milano.

rocco e i suoi fratelli

dal film Rocco e i suoi fratelli

La scena dello stupro è di una potenza comunicativa che fanno di Visconti un regista sempre più apprezzato e popolare, riscuotendo un successo diverso rispetto ai primi suoi film. Rocco e i suoi fratelli compie una scrittura autoriale innovativa soprattutto nella scena all’Idroscalo (in questi anni lo stupro è una tematica ricorrente, come in: Accattone di Pasolini), associata visivamente con il montaggio alternato e ritmico, la crescita di Rocco nel mondo del pugilato. La separazione con Nadia gli permette infatti di concentrare le sue energie sull’integrazione nella Milano in crescita, mentre Simone, anima fragile e controversa, non metabolizza la crisi della famiglia provocato dal distacco con i valori della sua terra, portandolo alla deriva. Nadia, non fa altro che amplificare e “coccolare” il suo senso d’inferiorità nei confronti del progresso, del miglioramento, dell’emancipazione dell’uomo meridionale.

Lo stupro, quando l’intercalare tra ossessione e rifiuto dell’altro ha assorbito pienamente il senso di solitudine e precarietà esistenziale, diventa una forma di liberazione dal male; da questa dipendenza reciproca (tra Nadia e Simone) ne rimane un senso di annullamento delle pulsioni attraverso la realizzazione dell’atto finale: la violenza sessuale termina con l’omicidio, con la tortura del corpo e con la sua eliminazione.

Nadia è una figura cristologica, imitandone l’iconografia, che si sacrifica per ribellarsi alla mediocrità che condivide con Simone: “Tutto ciò che tocchi diventa lurido!…finalmente posso sputartelo in faccia tutto lo schifo che mi fai!”; contemporaneamente Rocco compie il suo duello di pugilato. Nadia è uccisa da Simone, Rocco vince. L’elemento che ha portato alla distruzione della famiglia, personificazione dell’ambigua e contraddittoria modernità, riporta un apparente senso di riequilibrio.

Rocco e i suoi fratelli è uno dei capolavori che merita continua attenzione del pubblico e della critica. Mostrarlo prima a Cannes nella sua integrità, e poi al cinema, è un appuntamento importante; imperdibile per chi frequenta le sale per tutto il mese di marzo. 

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