Drones, il nuovo album dei Muse
Uscirà l’8 giugno Drones, il nuovo album dei Muse, a tre anni di distanza da The 2nd Law. Il gruppo rock sarà a Roma il 18 luglio all’Ippodromo delle Capanelle
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Il nuovo album dei Muse, prodotto da Mutt Lange e pubblicato su etichetta Warner Bros, è il settimo della loro discografia: il gruppo inglese ha inciso un concept album rock sulla tecnologia e un futuro distopico. Dodici tracce in cui i Muse raccontano il controllo della vita degli uomini grazie alla tecnologia. Sulla copertina è raffigurata una mano che controlla un uomo-drone che, a sua volta, dispone della vita di altri uomini-droni. La band abbandona le sonorità degli ultimi album:
“Negli ultimi due dischi – spiega Matthew Bellamy – ci siamo allontanati un po’ da quelli che sono i nostri veri strumenti, concentrandoci su sintetizzatori, batterie elettroniche, effetti vari e via di questo passo. Sento che per il prossimo disco torneremo verso una musica suonata, torneremo ad usare i nostri soliti strumenti, ossia chitarra, basso e batteria. Sarà un disco in qualche modo più grezzo, di certo più rock”.
Quest’opera dark, spiega il frontman, prende spunto “leggendo un libro sul massiccio impiego di queste macchine nelle operazioni di guerra, soprattutto in Afghanistan” (si tratta di Predators, The CIA’s Drone War on Al Qaeda). Gli uomini e le macchine sono, in quest’album, i soggetti. In Drones viene raccontato un futuro armato e svuotato di senso, in cui il mondo diventa un pianeta disumanizzato e popolato da manipolatori:
“Io non voglio essere usato da altri. Non voglio essere controllato. Non voglio essere una persone fredda e senza sentimenti. Voglio sentire qualcosa” è la traccia The Handler. L’uomo prende coscienza della minore empatia che vi è tra gli uomini e l’imperfezione, sostituita dalla perfezione delle macchine.
Il gruppo, che ha venduto 17 milioni di dischi in tutto il mondo, rifiuta l’idea di un collage dei brani su Spotify, invitando i fans e gli amanti della musica ad ascoltare il disco completo e senza distrazioni:
“Sempre più spesso gli album sono una semplice collezione di canzoni slegate tra loro – dice il frontman – Così concepiti sono una formula morente e non a caso il singolo è tornato a essere centrale. Ma credo che abbia ancora senso mettere enfasi sul realizzare un lavoro organico: lo ha se hai un concetto forte e una relazione che lega i vari brani“
Il primo singolo Dead inside è in rotazione sulle radio dal 23 marzo 2015. Mentre il 18 giugno si esibiranno a Roma, all’ippodromo delle capannelle.
Sia i testi che le musiche sono di Matthew Bellamy:
- Dead Inside
- [Drill Sergeant]
- Psycho
- Mercy
- Reapers
- The Handler
- [JFK]
- Defector
- Revolt
- Aftermath
- The Globalist
- Drones
Dead inside
Mercy
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