L’Alzheimer precoce: la storia di Paolo a “Le Iene”
A Paolo, 47 anni, è stato diagnosticato l’Alzheimer precoce: Giulio Golia ha raccolto la sua testimonianza nel corso del programma “Le Iene”
Paradosso dell’allungamento dell’aspettativa di vita, nel mondo dopo gli 85 anni una persona si ammala di demenza senile. Ma l’Alzheimer, malattia che ti condanna a vivere nel presente senza un passato a cui aggrapparti, non colpisce solo gli anziani.
Ce lo ha dimostrato il reporter Giulio Golia che ieri sera, nel corso di un servizio de Le Iene, ha incontrato Paolo, un uomo di 47 anni a cui è stata diagnosticata una forma precoce di demenza senile:
“Non sono più la persona di prima”, racconta lui nel corso dell’Alzheimer Fest di Levico Terme (Trento), scenario del servizio: “Mi sento spesso spaesato, come in una pagina bianca”.
Per Paolo, che spesso dimentica anche a cosa serve un oggetto, è importantissimo il sostegno della sua famiglia; di sua moglie e di suo figlio, dieci anni e tanta amorevole franchezza:
“Spesso sono triste perchè sarebbe bello avere un papà senza una brutta malattia”.
Come amorevole, ma consapevolmente disillusa, è anche la moglie di Paolo: “L’Alzheimer non colpisce solamente il malato ma anche chi gli sta intorno. Oggi Paolo è il mio terzo bambino, perchè ha bisogno più degli altri due”.
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