18 Novembre 2019 - 14:09

Gli emendamenti alla Manovra continuano la guerra alla plastica

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Saranno depositati oggi in Commissione Bilancio al Senato i circa 400 emendamenti alla Manovra che guardano soprattutto ad una radicata riduzione della plastica

Tramite le colonne de Il Corriere della Sera, quest’oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte respinge al mittente le accuse di stare mettendo in piedi una “manovra delle tasse”. Al contrario, è intenzione dichiarata del Premier ridurre ulteriormente la pressione fiscale, direzione ambiziosa in cui vanno i circa 400 emendamenti presentati oggi alla Commissione Bilancio del Senato.

Una strada irta di ostacoli quella che porterà l’esecutivo giallo-rosso all’approvazione della Finanziaria, ma lungo la quale Conte può senz’altro contare sul sostegno del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (che questa mattina su Rtl ha toccato anche il tema del canone Rai e di un riassestamento del servizio pubblico nella direzione di maggiore libertà e indipendenza da casacche politiche) e il democratico Misiani, vice all’economia, che con gli emendamenti punta a rivedere le politiche di tassazione su auto aziendali e plastica monouso.

Come potrebbe cambiare la plastic tax?

La maggior parte degli emendamenti alla Manovra presentati hanno infatti lo scopo di ridisegnare la cosiddetta plastic tax, escludendo dalla tassazione i prodotti monouso in plastica biodegradabile, o quelli che sono fatti per almeno il 50% di plastica biodegradabile.

Altri emendamenti puntano poi ad esentare dalla plastic tax tutti i dispositivi sanitari monouso e a ridurre di almeno il 5% la tassazione sulla cancelleria di plastica.

Gli incentivi

Di capitale importanza anche gli incentivi che sarebbero corrisposti a chi riduce l’utilizzo della plastica: si parla, in particolare, di un ecobonus per strutture ricettive ed alberghi “green”, un programma Mangiaplastica con incentivi ai Comuni che installano Ecocompattatori, e bonus fino a 1000 euro per i privati che installano filtri per l’acqua (che diventano 5000 nel caso di strutture ricettive).