Erasmus, con la Brexit il Regno Unito dice addio al progetto
Attoniti e furiosi i commenti degli utenti online dopo la decisione di sospendere l’Erasmus. Con la Brexit, il Regno Unito attira tantissime critiche
Addio perfida Albione. Un altro passo verso l’isolamento definitivo dall’Unione Europea è ormai compiuto. Online e sui social network infuria la polemica. Perché ieri notte, mentre il mondo era distratto dai clamorosi annunci su Instagram di Harry e Meghan, la Camera dei Comuni del Regno Unito ha ufficialmente detto addio all’Erasmus. La piattaforma che include anche il celebre programma europeo di scambio di studenti tanto amato dai giovani universitari di tutta l’Unione Europea è stato ufficialmente abolito.
Il tutto è da addebitare, naturalmente, alla decisione di Johnson di adottare la Brexit. Nell’ambito dell’accordo con l’UE, infatti, il primo ministro ha abolito la “New Clause 10“. Qualora fosse passata, questa avrebbe imposto al Governo di continuare a negoziare la piena appartenenza nel Regno Unito al programma Erasmus anche dopo il 2020. Ovvero quando Londra uscirà definitivamente dall’Unione Europea.
Tuttavia, c’è già stato un dietrofront del Governo.
“Il no era a un emendamento. Negozieremo un eventuale accordo durante i negoziati che si terranno quest’anno sulle relazioni future.” ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione.
Ciò, però, non è bastato a frenare l’ira degli utenti, scatenati online.
Il grande storico britannico Simon Schama ha ruggito su Twitter: “Questa è una decisione miserabile, un furto alle giovani e future generazioni.”
L’ex deputata laburista Luciana Berger, che di recente ha abbandonato il Labour per lo scandalo antisemitismo, ha scritto: “Ho imparato così tanto durante il mio anno di Erasmus, è stata una delle più belle esperienze della mia vita. È devastante sapere che le nuove generazioni non avranno la mia stessa opportunità.“
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