Coronavirus, Pechino: nuovi focolai suggeriscono rischio epidemia
Il Coronavirus torna a preoccupare la Cina. Un nuovo focolaio emerso la scorsa settimana al mercato alimentare di Xinfadi continua a far salire i contagi. Regime e media rassicurano, ma i cittadini hanno paura
Il Coronavirus torna a minacciare la Cina, dopo settimane a contagi zero o comunque con stime di numeri bassissime, in un mercato alimentare di Pechino scoppia un nuovo focolaio. Si tratta del grosso spaccio di Xinfadi, nel quale la scorsa settimana è emerso il primo caso.
La situazione sembrerebbe essere sotto controllo e Pechino non sarà una nuova Wuhan. Questo è lo slogan che media e regime continuano a ripetere per tranquillizzare i cittadini della capitale che ora temono una nuova minaccia di ondata di ritorno.
Nonostante il focolaio emerso la scorsa settimana nel grande marcato alimentare di Xinfadi appaia ancora controllabile, i suoi numeri continuano a crescere e a destare preoccupazione. I livelli di allerta sono altissimi e la situazione contagi è costantemente monitorata dalle autorità competenti.
I nuovi casi di Coronavirus rilevati a Pechino domenica sono stati 36, lo stesso numero del giorno precedente, il dato più alto registrato nella metropoli dall’inizio dell’epidemia. Il totale degli ultimi giorni arriva così a un’ottantina di casi. Il timore della seconda ondata a Covid-19 sembra aver colpito anche la vice premier Sun Chunlan che ha parlato di “alto rischio di ulteriore diffusione”.
La notizia dei nuovi focolai ha toccato anche le Borse, a cominciare da quelle asiatiche che da stamattina hanno aperto in moderato negativo. Per le autorità comuniste invece sembra essere davvero lontana la prospettiva di un contagio fuori controllo.
Nuove strategie di contenimento
Come segnale di pronta risposta, questa mattina il regime ha annunciato l’allontanamento di tre funzionari considerati responsabili del nuovo focolaio. Si tratta de il manager del mercato di Xinfadi, il vice direttore del quartiere di Fengtai, dove il mercato si trova, e il capo del Partito della comunità residenziale della zona.
Intanto dal regime arriva un messaggio piuttosto chiaro: la priorità è contenere l’epidemia prima che finisca fuori controllo. La vera sfida sembra essere quella di riuscire a farlo senza mettere di nuovo in lockdown l’intera Pechino. Questa ulteriore misura restrittiva, costerebbe al paese enormi dispendi economici e psichici.
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