1 Luglio 2020 - 11:17
Policlinico Vanvitelli: intervento record da donatore cadavere
Il Policlinico Vanvitelli protagonista di un intervento record. Il team medico ha infatti eseguito un raro trapianto di intero emipiatto tibiale da cadavere
L’intervento è stato effettuato su un paziente campano di 33 anni, vittima di un incidente, affetto da una frattura mal consolidata. Intorno al tavolo operatorio ha lavorato una equipe multidisciplinare composta dai dottori: Giuseppe Toro, Adriano Braile, Annalisa De Cicco Giovanni Landi. Nonchè dall’anestesista, il dottor Ciro Mattiello, e dal gruppo infermieristico.
Il paziente, vittima di un violento incidente avvenuto nel 2018, aveva subito un primo intervento di riduzione e sintesi con viti che aveva causato delle complicazioni. Ovvero il giovane aveva riportato una “artrosi secondaria post-traumatica dell’emipiatto tibiale con grave limitazione funzionale e deformità in valgo del ginocchio”.
Un trapianto da donatore cadavere
“La nostra proposta chirurgica, accettata dal paziente, è stata quella di effettuare un trapianto osteocondrale dell’ intero emipiatto tibiale, comprensivo di menisco, da donatore cadavere”, spiega il Direttore della Clinica Ortopedica del Policlinico, il professore Alfredo Schiavone Panni.
“Dopo un accurato planning pre-operatorio, necessario per la corretta scelta di tutte le fasi chirurgiche, l’intervento ha previsto la rimozione dei vecchi mezzi di sintesi, la resezione dell’emipiatto tibiale originario e l’impianto del trapianto opportunamente preparato e conformato secondo il morfotipo del paziente ricevente. Con questo intervento ci si propone di escludere il ricorso alla sostituzione protesica, prediligendo approcci di chirurgia rigenerativa in pazienti giovani”.
Un intervento da impianto rivoluzionario
“Si tratta senza dubbio di un lavoro rivoluzionario che apre alla ricerca molti fronti insperatie rappresenta per la sanità campana motivo di orgoglio. “Mi congratulo con tutto il team della Clinica Ortopedica del Policlinico Vanvitelli per il non consueto e innovativo intervento” esordisce Antonio Giordano, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera.
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