Unione Europea, Conte a cena con il primo ministro olandese Rutte
Nel corso della cena con il primo ministro Rutte, Conte ha ribadito il suo concetto di Europa. E chiede che si vada tutti “alla stessa velocità”
Una comunione d’intenti. Il benvenuto, però, non fa ben sperare Giuseppe Conte. Infatti, il premier è stato accolto in Olanda con un cartello con su scritto “Non un centesimo all’Italia“. A tenerlo alto davanti a palazzo Binnenhof è il parlamentare d’opposizione Geert Wilders, alleato della Lega a Bruxelles. E in quella sintesi brutale c’è lo stato d’animo con cui tanti cittadini dei Paesi Bassi seguono le trattative per gli aiuti.
Successivamente, il premier si è recato in un ristorante italiano dell’Aia, dove ha svolto il suo primo incontro bilaterale con il primo ministro olandese Mark Rutte. Conte è arrivato stanco, a causa delle molteplici tensioni e dei dossier aperti che si porta dietro da Roma. Tanto che ieri mattina, salutando i veneziani alluvionati dell’isola di Pellestrina, aveva scosso le braccia in segno di stanchezza. Il primo ministro si aspettava tutt’altro dall’Europa. Dopo il sostegno ricevuto da Costa e Sanchez, il faccia a faccia con il collega olandese è stato ostico, a dir poco duro. Infatti, Rutte guida uno dei paesi “frugali“, ovvero coloro che sono ostili al Recovery Fund troppo generoso con i governi del Sud. Proprio da qui è partito Conte per smentire un presunto asse del Mediterraneo e dunque l’immagine di Italia, Spagna e Portogallo che implorano 750 miliardi di aiuti, mentre Olanda, Austria, Svezia e Danimarca si oppongono.
“Se lasciamo che si distrugga il mercato unico, i danni saranno anche per l’Olanda. Se invece l’Italia è più forte, anche l’Europa è più forte. Non è concepibile una UE a differenti velocità.” Questo il concetto. E così il leader del fronte oltranzista sembra aver ammorbidito la sua posizione. Ma i passi da fare restano tanti.
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