Bud Spencer: a Livorno spunta una “baracchina” al posto della statua

La statua di Bud Spencer sul lungomare di Livorno, opera di Fabrizio Galli, sostituita da una curiosa “baracchina gialla”. Che significato ha?

La statua di Bud Spencer, la fedele opera celebrativa realizzata dall’artista Fabrizio Galli, campeggia lungo il lungomare di Livorno da giugno 2019. Nel corso del tempo, l’installazione ha subito delle migliorie, per evitare che l’incuria del tempo e la salsedine potessero danneggiarla. Tuttavia attualmente risultava rimossa.

Dopo le polemiche sorte a seguito della collocazione della statua di Bud Spencer, di spalle al mare e non posta verso l’orizzonte, nella notte ecco spuntare l’ennesima bravata. O forse si tratta di arte? A sostituire il corpulento Bud Spencer una curiosa baracchina gialla.

Ma di cosa si tratta? E’ una baracchina in cartone sistemata nella zona del lungomare vicina all’ex cantiere navale Orlando, dove fino a poco tempo fa c’era la statua, poi rimossa. E nella baracchina Gialla c’è proprio una foto di Bud Spencer che sembra aspettare clienti per il suo bar improvvisato.

“Volevamo curare una ferita ancora aperta e nel luogo dove risiedeva la statua non proprio bella di Bud Spencer, abbiamo deciso di piazzare un baracchino giallo, un gioiellino in legno curato nei minimi particolari“. Spiega così uno degli anonimi entrati in azione stanotte sul lungomare di Livorno.

Il baracchino è senza dubbio uno dei simboli del lungomare livornese, ed ecco che dopo quello rosso e quello bianco, entrambi locali dove poter sorseggiare un aperitivo, gli autori dell’inaspettata opera d’arte, hanno pensato bene di provvedere al giallo.

Al suo interno compare una foto di Bud Spencer a grandezza naturale, pronto anche lui a servire la clientela. Sulle fiancate sono stati riportati i nomi di storiche attività livornesi che hanno chiuso i battenti negli anni. “La nostra non è una goliardata ma un’installazione, che deve essere un invito a non mollare e una celebrazione per le cose belle e fatte come si deve“.