Alice Pagani,da Baby ad un Twilight all’italiana: “Non mi uccidere”

Riprese al via in Alto Adige per “Non mi uccidere”, opera seconda di Andrea De Sica che ritrova Alice Pagani, già diretta nella serie Netflix Baby

Baby l’ha lanciata ed in qualche modo è a quella “famiglia” che Alice Pagani torna ad affidarsi per il suo primo ruolo da protagonista al cinema; la giovane, infatti, sta girando in queste settimane in Alto Adige “Non mi uccidere”, un teen-drama dalle tinte horror e soprannaturali per la regia di Andrea De Sica (che della serie Netflix dedicata allo scandalo delle giovani squillo su Netflix ha diretto le prime due stagioni) e scritto dallo stesso con Gianni Romoli e il collettivo GRAMS, le cui penne sono anche dietro a Baby (di cui oggi è stata annunciata la data di rilascio della terza ed ultima stagione).

La sinossi

In “Non mi uccidere” Alice Pagani (al cinema già vista in Loro 2) è protagonista accanto a Rocco Fasano, conosciuto dai più giovani in special modo per essere Niccolò Fares nella serie tv Skam Italia.

Ed è proprio tra i più giovani che “Non mi uccidere” (successore de I Figli della Notte nella filmografia da regista per il cinema di Andrea De Sica) è lecito pensare avrà più successo. La sinossi, infatti, ha degli ingredienti assimilabili ad un classico del genere teen soprannaturale: la saga di Twilight con Kristen Stewart e Robert Pattinson.

I protagonisti sono infatti due giovani che si amano alla follia, Mirta e Robin. La passione li travolgerà in una notte di luna piena e per entrambi significherà la morte; ma lei, sorprendentemente si risveglia scoprendo di essersi trasformata in una creatura soprannaturale che per sopravvivere deve cibarsi di carne umana. Braccata da uomini misteriosi, dovrà anche combattere per salvare Robin.

Come la saga di Twilight è tratto dai romanzi di Stephanie Meyers, anche “Non mi uccidere” è liberamente ispirato ad un libro, quello di Chiara Palazzolo.

Nel cast del film,atteso in sala l’anno prossimo, ci sono anche: Silvia Calderoni, Giacomo Ferrara, Anita Caprioli, Fabrizio Ferracane e Sergio Albelli.