SpaceX, la Starship SN9 dopo 10 km in volo si schianta ed esplode
Nuovo test per il prototipo SN9 realizzato da SpaceX: mancato l’atterraggio, la navicella si è schiantata al suolo ed è esplosa
Il secondo volo dell’astronave futuristica a forma di proiettile di SpaceX è stato un disastro: al momento del decollo sono stati azionati tutti e 3 i motori Raptor, poi progressivamente spenti come da programma, si sarebbero dovuti riaccendere in fase di atterraggio, quando lo shuttle, dalla posizione orizzontale assunta nella discesa sarebbe dovuto tornare in posizione eretta, terminando così sulla base designata.
Il razzo ha raggiunto l’altitudine prevista di oltre sei miglia sopra il Golfo del Messico, quando tutto sembrava andare secondo i piani l’astronave si è capovolta su un lato e ha iniziato la sua discesa, ma non è riuscita a raddrizzarsi per l’atterraggio e si è schiantata al suolo vicino alla rampa di lancio proprio come era successo nel precedente test. Gli scienziati al lavoro si sono detti soddisfatti di aver raggiunto quota 10 km, trattandosi di un test che andava a valutare proprio l’evoluzione del volo a maggiori altezze.
La mancata attivazione di uno dei tre motori del modulo ha impedito agli ingegneri di far ruotare il prototipo SN9 di 90°, facendolo così schiantare al suolo ed esplodere ancor più rovinosamente che nel caso del SN8. Nelle prossime settimane saranno effettuate le analisi per comprendere quale problema sia occorso con i motori e saranno apportate le modifiche strutturali necessarie.
Space Exploration Technologies Corporation è un’azienda aerospaziale statunitense con sede a Hawthorne, USA, costituita nel 2002 da Elon Musk con l’obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte.
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