Decreto Sostegno: ristori per le imprese e aiuti alle famiglie, ecco le novità
Ristori a fondo perduto non mensili, congedi parentali e bonus babysitter alle famiglie sono solo alcune delle novità del Decreto Sostegno
A Palazzo Chigi i vertici di Governo lavorano al nuovo Decreto Sostegno per il 2021, un’evoluzione dell’ex Dl Ristori. Le restrizioni già presenti e quelle che potrebbero arrivare nel breve periodo infatti impongono un costante aiuto a lavoratori imprese e famiglie. Ecco cosa ha ipotizzato l’esecutivo.
Sostegni alle imprese e ai professionisti: cosa cambia
L’ipotesi sul tavolo sarebbe la cancellazione del criterio per codici Ateco. L’idea infatti è quella di risarcimenti “a fondo perduto” entro il 30 aprile per circa 2,7 milioni di imprese e professionisti penalizzati dalle restrizioni anti-Covid. Il sistema degli indennizzi quindi spetterà a tutte le imprese con meno di 5 milioni di fatturato e che possono dimostrare una perdita di almeno il 33% del fatturato rispetto ai livelli pre-Covid. Si tratta di un sistema semi-automatico che prevede quattro fasce di indennizzo:
il 30% fino a 100 mila euro di fatturato;
il 25% fino a 400mila;
il 20% fino a 1 milione;
il 15% fino a 5 milioni.
Altra novità del Decreto Sostegni è il periodo di tempo entro il quale saranno forniti gli aiuti. Non si parla più di indennizzi mensili ma di ristori per un ampio arco di tempo, a rivelarlo è il ministro Giorgetti. “Il Mise sta conducendo in questi giorni le interlocuzioni necessarie con gli altri dicasteri– ha detto. “In particolare Mef che è deputato a redigere il provvedimento che avrà i requisiti d’urgenza e che auspicabilmente vedrà la luce entro la prossima settimana. Gli uffici tecnici preposti sono al lavoro per individuare un pacchetto di normative e misure di sostegno ispirate alla equità, alla celerità, alla semplificazione e alla immediatezza. Allo scopo di quantificare gli indennizzi si farà riferimento a un arco temporale più ampio della semplice mensilità“. Cambia anche l’erogazione dei sostegni, non sarà più l’Agenzia delle Entrate a gestire i fondi ma toccherà ad una nuova piattaforma Sogei da costruire entro 30 giorni dalla pubblicazione in gazzetta.
Aiuti alle famiglie: congedo parentale e bonus babysitter
Come annunciato dalla ministra Gelmini durante la presentazione del nuovo Dpcm verranno rinnovati gli aiuti alle famiglie, si tratta di circa 200 milioni di euro da destinare al sostegno di nuclei familiari. Nel Decreto Sostegno verranno inseriti i congedi parentali previsti per le famiglie con i figli a casa da scuola per quarantena o per le chiusure da zona rossa. Il bonus babysitter, già previsto dal decreto “Cura Italia”, vedrà un rinnovo: lo scorso anno infatti ha registrato un boom con oltre 1,3 milioni di domande. Verranno riconfermati anche i congedi parentali straordinari retribuiti al 50%, insieme alla possibilità di richiedere il lavoro in smart working.
La ministra Elena Bonetti nei giorni scorsi ha parlato della proroga di alcuni “strumenti come i congedi parentali retribuiti e estesi per età, anche per figli con più di 14 anni”. Si valuta anche di ripristinare, ha spiegato la ministra Bonetti, “il diritto allo smart working” in “qualsiasi caso le scuole vengano chiuse” e si lavora anche su “una misura ad hoc per i lavoratori professionisti, per le partite Iva”.
Entrambe le misure, bonus babysitter e congedo parentale straordinario, dovrebbero essere retroattive. Quindi, chi sceglierà il congedo potrà recuperare l’indennità dovuta, mentre il bonus baby sitter potrà essere utilizzato per pagare le ore già lavorate.
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