Da “l’Italia delle meraviglie” a “l’Italia sfregiata” nell’ultimo libro di Sgarbi
L’Italia sfregiata, il nuovo libro di Vittorio Sgarbi, scritto insieme ai cittadini virtuosi e amanti del bello
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È in coso d’opera, mediante le segnalazioni degli italiani che odiano il brutto ed amano il bello, l’ultimo libro del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Un libro che intende denunciare con tanto di fotografie, didascalie dei luoghi segnalati e indirizzi dei segnalatori, gli sfregi architettonici, urbanistici e paesaggistici di città e campagne di un’Italia sempre più violentata ed umiliata.
Con questa iniziativa il critico d’arte si fa portavoce e difensore del (Bel) Paese, divenendo aprifila dell’indignazione popolare verso un sistema politico e civico che non solo non tutela quanto di più bello l’Italia possiede per tradizione, ma è cieco verso gli sfregi che dilagano e deturpano il territorio italiano.
Dalla sua pagina ufficiale Sgarbi invita più volte gli italiani a segnalare gli obbrobri architettonici e le nefandezze paesaggistiche di una nazione che da Nord a Sud è devastata dall’incuria, dal vandalismo e dall’inciviltà.
Spazzatura e rifiuti tossici dilagano e molto spesso finiscono in monumenti dal grande valore artistico e storico.
Una grande differenza segna questa ultima fatica letteraria di Sgarbi, rispetto al noto volume precedente che invece, mostrava con grande accuratezza, corredato da uno splendido apparato fotografico l’elogio artistico del monumentale patrimonio d’arte italiano.
Si è passati dunque dal “Tesoro d’Italia” a “l’Italia sfregiata” , chiaro segno che quando c’è da decantare o denunciare, l’italiano, come Sgarbi, non deve mai venire meno.
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