Colin Powell, morto a 84 anni l’uomo plasmò la politica estera americana
È morto all’età di 84 Colin Powell, primo Capo delle Forze Armate statunitensi di origine afroamericana. Nelle sue mani, la politica estera tra XX e XXI secolo
Colin Powell, ex generale e primo afroamericano a ricoprire la carica di capo delle Forze Armate americane sotto la presidenza di George W. Bush, si è spento ad 84 anni a causa di un tumore e di complicanze legato al Covid-19. A dare l’annuncio è stata la famiglia in un comunicato: “Il generale Colin L. Powell, ex segretario di Stato degli Stati Uniti e capo degli stati maggiori riuniti, è morto a causa di complicazioni da Covid-19. Era completamente vaccinato. Vogliamo ringraziare il personale medico per il loro trattamento premuroso”. “Abbiamo perso un marito, un padre, un nonno e un grande americano straordinario e amorevole“. Powell era stato ricoverato Walter Reed National Medical Center, il più importante ospedale militare del Paese, nosocomio in cui vengono curati anche le più alte cariche americane.
Ex militare, dopo aver combattuto la guerra in Vietnam, ha ricoperto diverse cariche istituzionali di prestigio, a partire dal governo Reagan. Ma con George W. Bush ha ricoperto il ruolo di capo delle Forze Armate, primo afroamericano e più giovane fino a quel momento. Di lì in poi, ha guidato la diplomazia americana a cavallo dei due millenni, plasmato la situazione di politica estera internazionale. Sua, infatti, un pubblico di scorso fatto per avvalorare le tesi a favore della guerra in Iraq, portando dinanzi a tutti un presunto campione di armi chimiche create dal regime di Saddam. Queste armi, durante e dopo il conflitto, non sono mai state rinvenute e lo stesso Colin Powell ha definito quel suo discorso un’onta nel suo curriculum.
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