Gerusalemme, esplosi due ordigni alla fermata del bus: un morto e 19 feriti
Gerusalemme, esplose due bombe in due punti diversi della città: per ora si contano un morto e 19 feriti. Coinvolti anche dei bambini
Si tratterebbe dell’ennesimo attacco palestinese, la duplice esplosione di ordigni che ha un ucciso un uomo e ferito 19 persone, tra cui dei bambini. E’ accaduto ieri, a Gerusalemme, alla fermata di un autobus.
Secondo le prime ricostruzioni, le due esplosioni sarebbero avvenuti in realtà in due luoghi differenti. La prima bomba sarebbe esplosa alla fermata dell’autobus, ai margini della città. L’altra invece sarebbe stata innescata a Ramot, un quartiere a nord della Città Santa.
Non è la prima volta che luoghi del genere vengono scelti per tali avvenimenti. Già ad agosto, ad esempio, ci fu una sparatoria proprio contro un autobus nel centro nella città, non lontano dal Muro del Pianto, in cui rimasero ferite diverse persone..
Neppure l’orario è stato scelto a caso. Entrambe le esplosioni infatti sarebbero avvenute ad ora di pranzo, orario in cui c’è maggior addensamento di persone lungo le fermate dei mezzi pubblici. “È stata un’esplosione pazzesca. Ci sono danni ovunque“, ha detto alla radio dell’esercito israeliano Yosef Haim Gabay, un medico che si trovava sul posto quando è avvenuta l’esplosione. “Ho visto persone ferite e sangue ovunque“, ha aggiunto il medico.
Alcune testimonianze hanno parlato di una borsa appoggiata sul muro poco prima della deflagrazione,. Altri invece parlano di un dispositivo esplosivo posto su una moto vicino alla fermata dell’autobus. Si tratta, tuttavia, di affermazioni che non sono state ancora verificate.
La reazione della Jihad islamica – Le esplosioni sono state definite “operazioni eroiche”, lanciate per ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano “una linea rossa” che non deve essere oltrepassata. Lo ha affermato Daoud Shehab, un dirigente della Jihad islamica, citato dalla radio pubblica israeliana Kan. Shehab ha diretto in particolare il proprio avvertimento a due dirigenti dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, accusandoli di aver “fatto irruzione” nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme.
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