Salmo live ad Eboli: “Tornate alla vita. Fatelo sul serio”
Velocità travolgente, energia spaventosa, ma anche tanta emozione: tutto questo è il "Flop Tour" di Salmo che ha fatto tappa ad Eboli (SA)
È davvero questa la realtà? A partire da questo concept si è sviluppato l’incredibile show di Salmo che, tra light design, software all’avanguardia e dei visual realizzati per ogni brano in scaletta, ha conquistato il Palasele di Eboli (SA) con una performance straordinaria.
Il palco è inondato di nebbia, e all’improvviso appare Salmo legato ai piedi con la testa in giù. Davanti allo stupore iniziale del pubblico, il rapper cade sul palco, ed è tutto così reale da sembrare vero. Sembra, ma non lo è. Si tratta invece del suo avatar che lo accompagnerà per tutto il concerto. Il rapper spunta tra la nebbia, e parte a raffica con il brano “Russel Crowe“.
Un inizio sbalorditivo che, tra scenografie in continua evoluzione e ambientazioni a tratti apocalittici e distopici, conquista l’intero palazzetto. A ritmo serrato si continua sulle note di “Stai Zitto” fino ad arrivare a “Daytona” in cui ad ogni colpo di batteria, si alzano le fiamme al cielo.
Una carica spaventosa e una velocità travolgente. Queste sicuramente le prime reazioni a caldo post show, poiché i volti sorpresi del pubblico tra la platea testimoniano l’incredibile performance di Salmo che ha lasciato tutti senza parole, me compresa.
Come d’incanto nel parterre si forma un enorme cerchio. “Siete preparatissimi“, ha affermato Salmo che invita il suo pubblico a correre in tondo. Devo ammettere che dalla tribuna l’effetto è stato sbalorditivo. Dopo l’energetica denuncia sulle note di “90 minuti“, uno dei brani più urlati a squarciagola dalla sua gente che crede davvero nei versi scritta dal rapper, lo show cambia e si entra in una session più intima.
Si spengono le luci e appare l’avatar di Samo che racconta la sua verità: “Un sacco di cose ci sembrano vere, e poi non lo sono. È davvero questa la realtà? Siamo al prossimo livello di materialismo. Collezioniamo cose che non esistono. Viviamo dentro un casco di me**a e sembriamo dei fot***i Daft Punk. Anche voi siete in trappola esattamente come me“, riappare il volto di Salmo che invita il suo pubblico a guardarsi in faccia: “Tornate alla vita ragazzi, fatelo sul serio e guardatevi le spalle. Guardatevi letteralmente le spalle: guardate dietro di voi“, ha concluso il rapper.
Migliaia di volti, girati verso il palchetto posizionato alla fine del parterre, hanno incitato il rapper che dopo qualche minuto ha dato inizio alla versione unplugged di alcuni brani, partendo dalle note di un emozionante violoncello. Si passa dal blues al country, e sulle note di “Lunedì“, il Palasele di Eboli si è illuminato grazie alle migliaia di torce accese. Dalla tribuna lo spettacolo è stato davvero emozionante.
Le Carie, la band composta da Frenetik, Jacopo Volpe, Marco Azara, Dade al basso e da Verano, assieme a Salmo, ha dato il meglio di sé sulle note della toccante – e suggestiva – versione unplugged de “Il cielo nella stanza“. Il risultato è stato una carezza alle corde più profonde della nostra anima. Bravissimi.
E non è finita qui. Lo show di Salmo si è concluso con un devastante Dj Set che ha fatto tremare l’intero palazzetto. Ecco, adesso possiamo tornare alla realtà.
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