Come si diventa amministratori di condominio? Cosa sapere
L’amministratore di condominio rientra in quella categoria di professioni che nel corso degli anni si è evoluta maggiormente dal punto di vista delle competenze.
L’amministratore di condominio rientra in quella categoria di professioni che nel corso degli anni si è evoluta maggiormente dal punto di vista delle competenze.
Essendo una figura ormai ricercatissima, specialmente nelle grandi città, il business dietro questa tipologia di servizio è cresciuto a dismisura, dando vita a un gran numero di agenzie che forniscono dei professionisti competenti e preparati a diversi condomini, migliorando la qualità della vita a un gran numero di persone.
Come si diventa amministratori di condominio?
Ovviamente non ci si può improvvisare amministratori di condominio, e al giorno d’oggi occorre una specifica preparazione per poter svolgere questo lavoro. A tutti coloro che assumo questo incarico viene richiesto di sottoporsi a un corso di formazione iniziale, che ha la funzione di avviare gli aspiranti amministratori a questo lavoro.
Il corso per amministratori di condominio di Estia è un chiaro esempio di questo tipo di formazione, che risulta essere fondamentale nell’esercizio della professione in quanto, senza di esso, non è legalmente possibile svolgerla. Chi invece viene selezionato internamente come amministratore interno può beneficiare di una deroga sull’obbligo di partecipazione al corso di formazione iniziale.
Quali requisiti deve avere un amministratore di condominio?
Naturalmente un aspirante amministratore di condominio deve presentare anche diversi altri requisiti che esulano dall’aspetto professionale. Come riportato dal codice civile, egli deve in primis godere a pieno dei diritti civili e non essere mai stato condannato per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni.
Esso non deve essere inoltre affetto da misure di prevenzione divenute, nel tempo, definitive, né essere interdetto o inabilitato in alcun modo. Infine l’aspirante amministratore non deve risultare annotato nell’elenco di protesti cambiari ed aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
I compiti dell’amministratore di condominio
Come anticipato in precedenza, l’amministratore condominiale è colui che si occupa della gestione di uno stabile, e come tale ha sulle proprie spalle diversi compiti e responsabilità. Egli deve occuparsi di organizzare e condurre le assemblee di condominio, ed eseguire tutte le deliberazioni delle stesse. Tra i suoi compiti vi è inoltre lacura del rispetto del regolamento condominiale, oltre che la gestione dell’uso di tutti i beni comuni.
L’amministratore condominiale si occupa altresì delle spese per la manutenzione ordinaria delle parti comuni e per l’esercizio dei servizi comuni, e deve rispondere di tutti gli adempimenti fiscali del condominio. Importante aggiungere che questa figura professionale gestisce e si occupa di tutte le azioni di natura burocratica richieste nell’amministrazione dello stabile.
A quanto ammonta il compenso di un amministratore di condominio?
Il compenso di un amministratore di condominio è piuttosto variabile, e di conseguenza è impossibile dare dei numeri precisi. L’entità del pagamento dipende principalmente dal mandato affidatogli e dalle dimensioni dello stabile che egli dovrà gestire.
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