2 Maggio 2016 - 18:11

Girone torna a casa, rimarrà in Italia fino alla fine dell’arbitrato

farnesina

Salvatore Girone torna a casa e rimarrà in Italia fino alla fine dell’arbitrato; il tribunale dell’Aja ha accolto le richieste del Governo italiano 

[ads1] Finalmente una buona notizia in merito al caso “marò“.

Il fuciliere di marina Salvatore Girone potrà trascorrere in Italia il periodo dell'arbitrato tra il governo italiano e quello indiano, lo ha stabilito il tribunale dell'Aja

Il fuciliere di marina Salvatore Girone potrà trascorrere in Italia il periodo dell’arbitrato tra il governo italiano e quello indiano, lo ha stabilito il tribunale dell’Aja

Anche Salvatore Girone può tornare a casa. Certo, si tratterà di una permanenza limitata alla durata dell’arbitrato internazionale tra Italia e India, ma costituisce certo un segnale positivo nell’ambito di questa vicenda, ancora poco chiara e piena di interrogativi irrisolti. Il tribunale dell’Aja ha accolto le richieste del nostro governo e ha invitato a Roma e New Delhi a concordare le modalità del rientro. Il commento della Farnesina: “Contiamo su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia”. 

Grande gioia e soddisfazione sono state espresse dalla famiglia del fuciliere una volta appresa la notizia “Se la notizia è vera sono strafelice. E’ una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera”, è stato il primo commento di Michele Girone, papà del militare. Secondo il premier Matteo Renzi “E’ un passo avanti davvero significativo al quale abbiamo lavorato con grande dedizione e determinazione”.

Secondo la Farnesina: “La decisione del Tribunale de L’Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale. Il governo avvierà immediatamente le consultazioni con l’India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie”. 

Intanto Salvatore Girone attende la comunicazione del giorno in cui potrà finalmente far ritorno in seno ai suoi cari dopo tanto tempo, consapevole però che la vicenda non è affatto conclusa e che la sua posizione, insieme a quella del collega Massimiliano Latorre, è ancora gravemente compromessa agli occhi del governo indiano. [ads2]