Eurovision 2017, con Gabbani l’Italia punta alla vetta d’Europa
Terminata la 67° edizione del Festival di Sanremo è già tempo di Eurovision. L’ Italia affida tutto nelle mani di Francesco Gabbani, mentre in Europa è Occidentali’s Karma mania
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Eurovision Song contest è la più spettacolare e costosa competizione canora che ogni anno raccoglie i rappresentanti di tanti quanti sono i paesi dell’Unione Europea (o almeno di quelli che aderiscono). Una canzone per ogni paese, due semifinali e le cinque Big five (paesi che accedono di diritto alla finale, tra cui rientra l’Italia): è questo essenzialmente il senso del regolamento.
Per l’Italia l’onore e l’onere di tenere alta la bandiera musicale nazionale spetta al vincitore del Festival di Sanremo e quindi a Francesco Gabbani. Ed Eurofestival (italianizzazione della denominazione originale) sia. Francesco, il cantautore dei record ha detto si ed è pronto a partire alla volta di Kiev.
Occidentali’s Karma, il brano che gli ha fatto guadagnare la vittoria, ha suscitato non poca curiosità in Europa. Nei commenti al videoclip edito da VevoItalia soltanto un giorno fa, totalizzando oltre 4 mln di views, si può leggere l’entusiasmo dei fan che già strizzano l’occhio all’Eurovision, immaginando di attribuire i magnifici 12 all’Italia.
La stessa Francesca Michielin ha fatto gli auguri a Gabbani e via Twitter ha lanciato un simbolico passaggio di testimone. Ricordiamo infatti che è stata proprio la giovanissima cantante ad andare all’ESC nel 2016, mettendo a segno un magro 16esimo posto. Un risultato che ha lasciato un po’ di amaro in bocca, se si pensa che nel 2015 Il Volo aveva raggiunto il podio, fermandosi al terzo gradino Eurovisivon. Tutte le speranze sono risposte in Francesco che sembra proprio avere le caratteristiche necessarie per colpire e piacere sul palco dell’Eurovision.
Da sempre in questa Kermesse dal respiro internazionale contano l’impatto coreografico-visivo e il ritmo travolgente del brano. Occidentali’s Karma di ritmo ne ha eccome, tutto sta nel mettere in atto i giusti accorgimenti scenici. Resta da capire se Gabbani lascerà il testo completamente in italiano, come aveva già fatto Il Volo con Grande amore o se a sorpresa ci piazzerà di mezzo un pizzico di inglese. Da definire anche il ruolo della scimmia. C’è chi dice che abbia già fatto il biglietto, chi invece che resterà in Italia a fare il tifo per il nostro connazionale.
Quel che è certo è che l’Italia ci sarà e mostrerà una veste rivoluzionaria e travolgente che l’Europa nemmeno si aspetta, o forse si.
Staremo a vedere. Tanto “Comunque vada, Namaste’ and singing in the Rain”.
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