15 Aprile 2019 - 11:12

Agenzia Italiana del Farmaco, ritirati antibiotici a base di chinoloni

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L’Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso di ritirare dal commercio antibiotici a base di chinoloni e fluorochinoloni a causa di pericolosi effetti collaterali

L’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, in una nota informativa ha aggiornato il personale sanitario sui possibili effetti collaterali di alcuni antibiotici a base di fluorochinoloni e chinoloni. In seguito ad alcune segnalazioni, infatti, questa classe di antibiotici ad ampio spettro è risultata collegata all’insorgenza di gravi effetti collaterali a lungo termine a carico del sistema muscolo-scheletrico.

Per questo motivo, l’Agenzia ha imposto il ritiro dal commercio dei prodotti a base di cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico. Nella nota, inoltre, sono state rese disponibili nuove e importanti informazioni circa l’utilizzo di questi antibiotici. Si raccomanda di non prescriverli in caso di infezioni non gravi, lievi o moderate, o, a maggior ragione, in caso di infezioni non batteriche e ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi ad un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico.

I medici vengono inoltre esortati a spiegare ai pazienti quali sono i possibili effetti collaterali e quanto sia importante, nel caso di insorgenza di questi ultimi, interrompere il trattamento ed informare il medico immediatamente.

Avvertenze ed effetti collaterali

Tra gli effetti collaterali è possibile riscontrare: “Le reazioni avverse gravi a carico del sistema muscolo-scheletrico includono tendinite, rottura del tendine, mialgia, debolezza muscolare, artralgia, gonfiore articolare e disturbi della deambulazione. Gli effetti gravi a carico del sistema nervoso periferico e centrale includono neuropatia periferica, insonnia, depressione, affaticamento e disturbi della memoria, oltre che compromissione della vista, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. Sono stati segnalati soltanto pochi casi di queste reazioni avverse invalidanti e potenzialmente permanenti, ma è verosimile una sotto-segnalazione”.

Si legge nella nota inoltre di prescrivere “questi medicinali con particolare prudenza agli anziani, ai pazienti con compromissione renale, ai pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido ed a quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Il rischio di tendinite e rottura di tendine indotte dai fluorochinoloni può essere maggiore in questi pazienti. Dev’essere evitato l’uso concomitante di corticosteroidi con fluorochinoloni“.