15 Settembre 2020 - 16:12

Alberto Sordi: nuova mostra nella villa-museo di Caracalla

foto da screen youtube

Tra gli ambienti della casa e del giardino un’esposizione che, attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, ripercorre la lunga carriera dell’attore

La mostra dedicata ad Alberto Sordi apre domani il 16 settembre, in occasione del centenario della sua nascita. Teatro di questa rassegna la sua leggendaria villa, immersa nel verde di Caracalla,  progettata negli Anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici.

Un’intima scoperta dell’uomo Alberto Sordi

La casa-museo offrirà la possibilità di immergersi nella vita quotidiana, tra le passioni e i segreti di un gigante dello spettacolo. Conosciuto per i suoi film ma poco per la sua dimensione privata. La mostra si prefigura come un’esperienza che ha l’obiettivo di offrire un ritratto completo, in tutte le possibili sfaccettature, dell’attore romano.

Sordi è entrato a gamba tesa nella memoria collettiva,  è stato fondamentale per aver confezionato il ritratto di un’epoca e  restituito la  storia  del  nostro  paese. Dagli anni a cavallo della seconda guerra mondiale fino al boom economico e agli anni ’60.

Nella tensostruttura esterna alla Villa in uno spazio aperto gratuitamente al pubblico verrà proiettato un filmato dedicato a Sordi, curato da Istituto Luce Cinecittà.

Due volumi per celebrare il centenario

In occasione dell’apertura al pubblico della villa di Sordi e per le celebrazioni dei cento anni dalla sua nascita, la casa editrice Skira ha pubblicato due bellissimi volumi.

Il primo, dal titolo Alberto Sordi 1920-2020, è un viaggio che unisce immagini, filmati e parole impressi nella memoria di milioni di persone ai percorsi di una vita privata altrettanto dinamica e generosa, anche se più riservata.

Il secondo volume è invece dedicato alla sua villa romana, attualmente sede della Fondazione Museo Alberto Sordi. Sordi affermava: “In questa casa sono felice. E la mattina, quando mi sveglio e mi affaccio alla finestra, vedendo Caracalla e il campanile romanico con le mura, sento che lì sono proprio a Roma, nel cuore della città, ma lontano dalla contaminazione del caotico centro”.

Un rapporto viscerale dunque quello di Sordi con la sua casa, che non è stata e non è un’abitazione qualunque, ma un vero e proprio simbolo per tutti i romani.