Aldo Moro e Peppino Impastato: due eroi, un solo destino
Il 9 Maggio del 1978 è una data scolpita in maniera indelebile nella memoria di tutti gli italiani. Ricorre oggi il 41° anniversario della morte di Aldo Moro e Peppino Impastato
Una data indelebile marchiata a sangue nel cuore degli italiani, il 9 Maggio 1978 l’assassinio di due uomini: Aldo Moro e Peppino Impastato.
Il 9 Maggio 1978, il cadavere dell’on. Aldo Moro fu ritrovato nel bagaglio di un’auto in via Caetani, a Roma.
E mentre l’Italia era sotto choc per il ritrovamento a Roma del cadavere di Moro, a Cinisi (in Sicilia), nello stesso giorno, Peppino Impastato muore, a 30 anni, dilaniato dall’esplosione di una carica di tritolo posta sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia.
Due storie che si intrecciano in un triste destino, due martiri della Repubblica.
La storia di Peppino Impastato
La storia di Peppino è straordinaria non solo perché ai tempi fu uno dei pochi a denunciare le realtà mafiose che in molti ancora fingevano di non vedere, ma perché lui stesso proveniva da una famiglia affiliata al crimine organizzato ed ebbe il coraggio di fare una scelta differente.
Lo stesso papà Luigi era un amico di Gaetano Badalamenti, il capomafia della zona che, come solea dire lo stesso Peppino, abitava «a cento passi» da casa sua.
A dare l’ordine di uccidere il giornalista di Cinisi è il capo indiscusso di Cosa Nostra negli anni Settanta, Gaetano Badalamenti, bersaglio preferito di Peppino in “Onda Pazza”, il programma di punta di Radio Aut, la Radio libera che lo stesso Impastato ha fondato a Cinisi nel 1977.
Peppino sin da giovanissimo, si è battuto contro la mafia, denunciandone i traffici illeciti e le collusioni con la politica.
Il giornalista, attivista e membro di Democrazia Proletaria, era noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra.
L’uccisione di Aldo Moro
Volto conosciuto alle brigate rosse è quello di Aldo Moro, ucciso dalla mafia per aver portato avanti una dura lotta contro i malavitosi.
L’uccisione del presidente della Democrazia cristiana sconvolse l’Italia repubblicana, un’immagine indelebile nella memoria degli italiani.
Ritrovato, dopo 55 giorni nella cosiddetta ‘prigione del popolo’, nel bagagliaio di una Renault 4 rossa abbandonata.
Un luogo simbolico, a metà strada tra piazza del Gesù, dove c’era la sede nazionale della Dc, e via delle Botteghe Oscure, quartier generale del Partito comunista.
Oggi ricorre il 41° anniversario della morte di due eroi, Aldo Moro e Peppino Impastato. Il loro sacrificio non è stato dimenticato.
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