L’allergia è un insieme di sintomi che si manifestano una volta che il corpo viene a contatto con alcune sostanze a cui è sensibile. Per comprendere il meccanismo di un’allergia, è bene capire come funziona il nostro sistema immunitario.
Si tratta della più grande difesa che l’organismo ha nei confronti di batteri, virus o qualsiasi altro agente pericoloso. Ogni giorno veniamo a contatto con miliardi di batteri che il nostro sistema immunitario sconfigge. In particolare, ogni microrganismo porta sulla sua superficie i cosiddetti antigeni, proteine che identificano il virus o il batterio. A contatto con l’organismo, questi antigeni vengono riconosciuti e vengono prodotte immunoglobuline E (IgE) e linfociti che avranno il compito di riconoscere quell’agente dannoso per combatterlo anche in futuro.
A volte, però, capita che l’organismo riconosca come dannosi degli elementi che in realtà non lo sono. È il caso di prodotti cosmetici, cibi, forfora di animali o pollini di piante, proprio quello che succede in primavera. In questo caso si parla di allergie, ovvero reazioni improprie od esagerate in seguito al contatto con alcune sostanze. Quando le IgE presenti anche nelle vie respiratorie vengono a contatto con un allergene, gli si legano e vengono liberate varie sostanze, come l’istamina, che danno via alla reazione allergica. Sebbene esistano reazioni di ipersensibilità di tipo I, II, III e IV, la più comune è quella di tipo I.
Nel tipo I sono compresi allergeni come fiori, erbe, pollini, punture di insetti ed alcuni cibi (crostacei, latte, uova, frutta secca e coloranti). I sintomi di un’allergia possono essere limitati alla pelle con eruzioni cutanee ed edema pruriginoso. In altri casi, invece, le reazioni possono essere più gravi con starnuti, febbre da fieno, secrezione di muco, asma, oppure portare congiuntivite, vomito e diarrea. Nei casi più gravi sopraggiunge lo shock anafilattico, potenzialmente mortale.
Esiste una cura per alcuni tipi di allergie, l’immunoterapia. Si tratta dell’assunzione controllata ed a basso dosaggio dell’allergene, in modo da stimolare, in maniera poco aggressiva e graduale, l’organismo a produrre anticorpi. Questa terapia può durare anche molti mesi ed ha effetto in 2/3 dei casi. Mentre il trattamento delle reazioni allergiche comprende l’uso di antistaminici. Nelle manifestazioni più gravi come l’asma bronchiale, può essere necessaria l’assunzione di corticosteroidi, in quelle più lievi è possibile ricorrere anche a rimedi naturali secondo il parere del medico.
In linea di massima, però, è bene evitare il contatto con gli allergeni nei casi di allergie conclamate. Per i cibi basta stare attenti a non ingerirli. Per i pollini e i fiori, invece, è preferibile mantenere gli ambienti chiusi per evitare o ridimensionare il contatto. In caso di dubbi è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o in farmacia.
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