“Almeno Pensami”: Ron a Sanremo 2018 nel segno di Lucio Dalla
Rosalino Cellamare, in arte Ron, porta a Sanremo 2018 “Almeno Pensami”, un brano inedito di Lucio Dalla: è lui il favorito alla vittoria per la Sala Stampa
Qualche mese fa è arrivata sulla scrivania di Claudio Baglioni, una canzone inedita di Lucio Dalla direttamente dagli archivi della Fondazione nata a suo nome. Il cantautore romano deve aver pensato che portarla sul palco di Sanremo 2018, sarebbe stato un ottimo modo per rendere omaggio ad uno degli indimenticabili maestri del nostro cantautorato? Ma a chi farla cantare senza snaturarne l’essenza? La scelta, come ha raccontato Baglioni stesso è ricaduta quasi subito su Ron da sempre vicino a Lucio per scrittura ed eleganza interpretativa.
“Lucio!”
Così Rosalino Cellammare, ad un anno di distanza da “L’Ottava Meraviglia” torna al Festival della Canzone Italiana con “Almeno Pensami“: una canzone che tratta il tema di un amore non corrisposto, cantato attraverso evocative immagini dell’ambiente reale che si fa specchio dell’inquietudine dell’amante/cantore.
“ah, fossi un piccione che dai tetti vola giu’ fino al suo cuore (…) almeno fossi in quel bicchiere che quando beve le andrei giu’ fino al suo piede“
Ron, Amante/Cantore
“Almeno Pensami” spariglia le carte in tavola, riscrive i contorni della narrazione del sentimento, basandolo su un contesto mitico completamente capovolto: nel mito di Orfeo ed Euridice, è lui che scende agli inferi per rivederla, nella canzone lui, da morto, risalirebbe in terra solo per vederla.
La musa di Ron/Lucio non ha connotazioni fisiche eppure lui la invoca come fosse reale, vibrante di tutte le capacità che fanno di un uomo un essere umano: pensare, parlare, scrivere.
Tutte le umane attività di lei il poeta/cantante le invoca per sé stesso affinché possa uscire dal buio in cui piomba ogni volta che l’amore della donna sembra non accorgersi di lui. Di seguito il testo integrale così come riportato su Tv Sorrisi e Canzoni.
“Almeno Pensami”, il testo
Ah fossi un piccione
Che dai tetti vola giù fino al suo cuore
Almeno fossi in quel bicchiere
Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede
Fossi morto tornerei
Per rivederla ogni mattina quando esce
Avessi il mare in una mano
Ce ne andremo via fino al punto più lontano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
A tenere un cuore
Se ho le mani sempre sporche di carbone
Son già passati mille anni
Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli
Senza lei io morirei
Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua…
Se è troppo buio svegliati
Se stai dormendo sognami
Se mi sogni io sono lì
Dentro di te
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano
Curiosità
Nella serata di venerdì Ron duetterà con Alice, mentre il prossimo 23 Marzo uscirà “Lucio“ un disco di 14 tracce in cui il cantautore pavese omaggerà Dalla attraverso i suoi pezzi storici, pezzi finora rimasti inediti e canzoni scritte a quattro mani.
Dopo il primo ascolto dei brani da parte della Sala Stampa di Sanremo, “Almeno pensami” è risultato essere il brano preferito della maggioranza delle testate accreditate: nelle analisi del brano, si fa spesso menzione al fatto che, a fine ascolto, abbia ricevuto gli applausi dei giornalisti.
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