24 Febbraio 2021 - 10:09

Alternativa c’è: alla Camera nasce il gruppo con 12 degli espulsi dal M5S

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Si chiama “Alternativa c’è” ed è il gruppo nato alla Camera dei Deputati grazie agli espulsi dal M5S per aver votato no alla fiducia a Draghi. Verso la creazione di analogo gruppo anche al Senato

Il simbolo di “Alternativa c’è” è una ruota dentata, con al centro una stella tricolore. Un simbolo che, stando agli ideatori, richiama la fratellanza tra lavoratori. Il nome, invece, rappresenta l’antitesi del motto della Tatcher: non c’è alternativa. Ed è questo il nome scelto per il gruppo degli espulsi del M5S alla Camera dei Deputati. Al momento sono 12 le adesioni, anche se sono attesi nuovi deputati nelle prossime ore. Al momento hanno aderito: Massimo Baroni, Pino Cabras, Andrea Colletti, Manuela Corda, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Maria Laura Paxia, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Rosa Alba Testamento, Raffaele Trano, Andrea Vallascas.

Sono 21 i Deputati che hanno votato “NO” alla fiducia al Governo Draghi. Di questi, 12 sono confluiti nel nuovo gruppo. Al Senato, i voti contrari sono stati 16 e sembra che si stia lavorando per creare il nuovo gruppo anche a Palazzo Madama, dove probabilmente Alternativa c’è sarà accoppiato all’Italia dei Valori. “Ho detto sì a questo matrimonio” ha dichiarato Ignazio Messina, titolare del simbolo di IdV. Al Senato infatti, il regolamento vieta la creazione di gruppi non associati a liste che si sono presentate alle elezioni. “Oggi pomeriggio abbiamo avuto un confronto con tutti quelli che faranno parte del progetto. Un progetto serio e solido da presentare al Paese. Penso che nei prossimi giorni verrà convocata una conferenza stampa ufficiale per fornire tutti le informazioni” ha spiegato Messina.

La situazione dentro e fuori dal M5S

Intanto, il punto di riferimento di Alternativa c’è potrebbe essere il deputato Andrea Colletti, già più volte in dissenso con la linea del M5S. Era già stato sospeso dopo aver votato no alla riforma del taglio dei Parlamentari. Intanto, Alessandro Di Battista ha confermato la disiscrizione dal Movimento, in forte dissenso con la decisione del M5S di votare la fiducia al Governo Draghi. Anche gli altri che hanno aderito ad Alternativa c’è sono, in un modo o nell’altro, dissidenti da tempo rispetto alla linea ufficiale del M5S. Intanto, all’interno del Movimento, l’attenzione è puntata tutta su Giuseppe Conte. L’ex premier resta un punto di riferimento, nonostante dovrebbe rientrare a insegnare Venerdì. Eppure, sembra che Conte stia incontrando numerosi big del M5S e dei partiti della coalizione che ha guidato.