Angela Merkel risponde alle accuse per la sua politica

Angela Merkel sembra non risentire delle critiche trasversali ricevute per la mancata gestione dei flussi migratori incontrollati e per non essersi recata sui luoghi degli attentati

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Angela Merkel ha “dovuto” interrompere le sue vacanze per le insistenti critiche, soprattutto del governatore della Baviera, Horst Seehofer. 

Il punto focale delle critiche riguarda gli attacchi di Monaco e Ansbach, luoghi che il Primo Ministro tedesco non si è interessata di visitare e commemorare.

Tornata a Berlino la cancelliera tedesca ha risposto senza scomporsi, parlando di “nuove misure” di sicurezza da attuare senza che questo comprometta la politica di accoglienza tedesca.

Le “nuove misure” consisterebbero nell’intervento delle forze armate a garanzia della sicurezza interna in caso di attentati e nell’attivazione di un centro europeo per la lotta al terrorismo, da instituirsi presso l’Europol, l’ufficio di polizia europea, rafforzando la cooperazione tra le intelligence europee e i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.

La Germania quindi “resta fedele ai suoi principi” garantendo l’apertura dei propri confini, nonostante “coloro che con le loro azioni violente si sono fatti beffe del Paese da cui hanno ricevuto aiuto e dei volontari e di chi ha dato loro rifugio da zone di guerra”.

E così Angela Merkel ha poi ribadito: “Siamo in guerra con l’Isis. Ma è importante dire che non siamo in guerra contro l’Islam. Noi combattiamo contro il terrorismo”.

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