Anti-Bully Cover: arriva il progetto che parla ai giovani
Il progetto, presentato agli studenti deli 'Istituto Superiore Paritario G.G. Visconti presso il Teatro degli Eroi, ha sensibilizzato il fenomeno dando voce ai giovani. Partecipi anche Leo Gassman e Michelangelo Vizzini
ANTI-BULLY COVER – Il 13 dicembre, Presso il Teatro degli Eroi, è stato lanciato il progetto Anti-Bully Cover, promosso dal Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, con il contributo non condizionante del gruppo farmaceutico internazionale Recordati. L’iniziativa è stata presentata a Roma nel corso di una giornata che ha coinvolto i ragazzi delle quinte dell’Istituto Superiore Paritario G.G. Visconti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sul tema del bullismo e del cyberbullismo e, allo stesso tempo, far arrivare la propria voce alle istituzioni.
All’iniziativa presenti alcuni ragazzi vittime di azioni di bullismo, che hanno avuto il coraggio di condividere la propria storia per evitare che altri giovani possano vivere la stessa dolorosa esperienza. L’evento si è concluso con la consegna agli studenti delle Anti-Bully Cover per smartphone, che riportano i claim del progetto.
Anti-Bully Cover: l’evento per sensibilizzare il fenomeno
L‘evento si è aperto con un dibattito dove i ragazzi erano protagonisti, ascoltando con partecipazione ed empatia le storie di ex vittime ed ex bulli che li hanno portati a riflettere sulle caratteristiche del bullismo e del cyberbullismo. In questo modo si è trasmesso il coraggio di lottare tutti insieme contro il bullismo. L’incontro ha sottolineato la Mission di Bulli Stop, ovvero quella di informare giovani e insegnanti sulla gravità del bullismo e del cyberbullismo, fornendo loro delle innovative chiavi di lettura del fenomeno.
Il dibattito si è concluso con la consegna agli studenti delle anti-bully cover per i loro smartphone, un simbolo metaforico di protezione contro il cyberbullismo. Le cover riportano i claim del progetto con il numero che il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop ha messo a disposizione in maniera gratuita a favore delle vittime. Il numero sarà a disposizione di tutti i ragazzi, siano essi vittime di bullismo o bulli, e delle loro famiglie.
Le parole di Giovanna Pini
Il dibattito è stato gestito interamente dalla professoressa Giovanna Pini presidente del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop. Giovanna inizia il suo discorso introducendo il fenomeno del bullismo: “Il bullismo è un problema molto serio che colpisce più di un quarto degli studenti delle superiori e addirittura il 30% dei ragazzi delle medie, provocando nelle vittime importanti conseguenze, che vanno dalla depressione all’autolesionismo, dalle crisi di pianto e ansia, fino al suicidio”.
La Pini spiega anche l’intento principale del progetto, che intende portare a compimento: “Il progetto vuole sensibilizzare e far capire ai giovani che la prevaricazione non è la strada da percorrere per affermarsi. Al tempo stesso vogliamo anche far sentire la nostra voce presso le istituzioni affinché gli interventi pubblici strutturati e stabili siano sempre più numerosi e finalizzati ad arginare il problema del bullismo. Un profondo e sentito ringraziamento va a Recordati che ha creduto fortemente in questo progetto e che, grazie al suo contributo non condizionante, lo ha reso possibile”.
Il coinvolgimento di Leo Gassman e Michelangelo Vizzini
L’iniziativa ha coinvolto anche artisti molto popolari tra i giovani, come Leo Gassmann e Michelangelo Vizzini. Entrambi sono da anni impegnati nelle attività del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop.
Tramite gli hashtag #TheAntiBullyCover e #ProteggitiDaiCyberbulli, inoltre, anche i personaggi del web più seguiti daranno visibilità al progetto sui social. Una grande iniziativa di condivisione che porterà i ragazzi stessi a essere ambasciatori della lotta al bullismo e al cyberbullismo.
Il cantante Michelangelo Vizzini, nel parlare del bullismo ha dichiarato: “Non farsi sopraffare e denunciare le violenze che si subiscono, anche solo verbali, non è assolutamente motivo di debolezza, anzi, ho imparato con l’esperienza che il vero coraggio sta nel tenere la testa alta e non farsi scoraggiare”.
Leo Gassmann ha poi aggiunto: “Non è facile per una vittima di bullismo chiedere aiuto, ma si può condividere il proprio disagio con persone che possono capire. Questo può aiutare a star meglio. Credo che non valga proprio la pena farsi rovinare la vita da un bullo. Essere ambasciatore di Bulli Stop da anni, mi ha portato ad aiutare e ad ascoltare tante vittime di bullismo ed è per questo che sono consapevole che c’è sempre una strada per uscirne. Il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop da anni è attivo nel combattere e prevenire il bullismo e aiuta gratuitamente le vittime dal punto di vista legale, psicologico, neuropsichiatrico e pedagogico”.
Fonte: Orizzonte Scuola
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