Appalti truccati ed evasione fiscale, cinque nuovi arresti per Mafia Capitale
Appalti truccati anche per la Sala del Campidoglio a Roma. In manette Fabrizio Amore e un alto dirigente della Sovrintendenza dei beni culturali
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Appalti truccati e cinque nuovi arresti messi in atto dagli uomini del Comando unità speciali della Guardia di Finanza di Roma. Continua il terremoto politico-giudiziario destinato a riscrivere gli ultimi anni di vita istituzionale della Capitale. L’inchiesta ha consentito di scoprire una serie di truffe nel settore degli appalti pubblici. Tra le gare nel mirino anche quella relativa al restauro dell’aula Giulio Cesare del Campidoglio, dove si riunisce il Consiglio comunale. L’aula era stata ristrutturata quattro anni fa, quando Gianni Alemanno era sindaco e i lavori erano costati 2,5 milioni di euro. A novembre, tuttavia, c’erano state infiltrazioni di acqua, tanto da dovere posizionare secchi all’interno della sala per raccogliere le perdite.
Finisce in manette Fabrizio Amore, imprenditore romano già coinvolto nell’inchiesta: le indagini hanno rilevato quanto l’imprenditore Amore, al quale era stata affidata la gara, fosse più che sicuro di vincere, avendo stipulato contratti ed effettuato pagamenti in acconto ai subappaltatori alcuni giorni prima dell’apertura delle buste contenenti le offerte. Il patto prevedeva che partecipassero alla gara società riconducibili al medesimo soggetto economico.
Tra gli arrestati anche un alto dirigente in servizio alla Sovrintendenza dei beni culturali di Roma Capitale che avrebbe favorito l’imprenditore romano nell’iter procedurale per l’aggiudicazione di gare pubbliche.
Grazie alle intercettazioni telefoniche e alle perquisizioni ambientali, è stata ricostruita un’imponente evasione fiscale, per oltre 11 milioni di euro, attuata dall’imprenditore – che aveva rapporti ben radicati con una serie di personaggi all’interno degli uffici di Roma Capitale – e dai suoi collaboratori, attraverso un gruppo di società controllate da imprese estere con sede in Lussemburgo.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Roma che contesta agli arrestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata e continuata in danno del comune di Roma, falso, turbativa d’asta, emissione e utilizzo di fatture false, indebite compensazioni d’imposta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte con l’aggravante del reato transnazionale, commesso in Roma, Lussemburgo.
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